Filo diretto, il coro è unanime
"Giù il muro e gli amministratori"

Rovente il telefono del «Filo diretto» de «La Provincia». La signora Maria, 90 anni, ricoverata al Valduce, è stata la prima a telefonare: «Vivo a Como dall’età di 13 anni, sono assolutamente contraria a quel muro: non si può perdere così la bellezza di questa città...».

COMO - Rovente il telefono del «Filo diretto» de «La Provincia». La signora Maria Ramponi, 90 anni, ricoverata al Valduce, è stata la prima a telefonare: «Vivo a Como dall’età di 13 anni, sono assolutamente contraria a quel muro: non si può perdere così la bellezza di questa città...».
Ecco le prime telefonate di ieri, le altre saranno pubblicate domani. Nadia Uboldi: «Ci mancava che non ci facessero vedere il lago...». Angela Ostinelli: «Mi vergogno di essere comasca: io, da Cernobbio, il lago lo vedo». Rosalba Perla: «Auspico una presa di posizione da parte dei cittadini: costituirsi parte civile contro chi ha approvato il progetto delle paratie, chi non si è preoccupato di verificare i lavori e chi ha occultato le modifiche al progetto iniziale». Iris Bosisio: «Abbattere il muro, mandare a casa tutti». Delida Picasso: «Ci vorrebbe un’azione penale contro lo scempio del lago, contro questo ecomostro tipo Punta Perrotta: I politici comaschi sembrano troppo impegnati ad accaparrarsi nomine e poltrone». Adriana Dotti: «Già ai primi di agosto, mio marito mi aveva detto: "Hanno fatto un muro che non fa più vedere il lago". Hanno provato a fare i furbi». Angela Villa: «Como, un disastro: profondo Nord! Quel muro è una pugnalata». Piero Pifferi: «Correggete il titolo: "buttiamoli giù", questi politici in malafede incapaci di governare la città». Letizia Grassi: «Il muro è un’offesa all’intelligenza, alla cultura e al senso della bellezza: da abbattere». Mariangela Pini: «Se ci si organizzasse ad andare giù con i picconi, anche solo a livello dimostrativo?». Maria Alberto Taborelli: «Questa amministrazione gestisce la città solo per esclusivi interessi personali: chi pagherà per gli errori?». «Il muro è vergognoso, uno scempio da abbattere» il concetto condiviso da Enrica Cranchi, Aldo Auguadro, Agnese Cetti, Annamaria Bennardo, Angela di Rovello Porro, Annamaria Trombetta, Caterina De Pietro, Marisa Curioni, Giuseppina Caccia, Vittoria Zuccoli, Marco Martinelli, Marisa Benvenuti e Giorgio Colombo.
A. C.

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