Muro a lago, indaga la Procura
Blitz in Comune e sul cantiere

Il pm Simone Pizzotti apre un'inchiesta per abuso edilizio. Si muove il Corpo forestale dello Stato. Sequestrata tutta la documentazione relativa al progetto per la realizzazione delle paratie. Continua la mobilitazione: previsto un doppio presidio di protesta

COMO - Blitz del corpo forestale dello Stato in Comune e sul cantiere delle paratie. Sequestrata tutta la documentazione relativa al progetto e al muro che chiude la visuale sul lago. Il blitz è il primo atto di una indagine aperta dalla Procura della Repubblica per abuso edilizio. Procede il pm Simone Pizzotti. Nel pomeriggio vertice a Palazzo Cernezzi tra l'assessore Fulvio Caradonna, i funzionari e lo staff dirigenziale del palazzo, l'ufficio legale dell'amministrazione. Stringato comunicato del Comune: "Così come annunciato questa mattina, a seguito di un esposto presentato alla Procura della Repubblica, il Pm Simone Pizzotti ha aperto un fascicolo nei confronti di ignoti e disposto l’acquisizione della documentazione relativa al progetto cosiddetto delle paratie per accertare se sussistano violazioni alle norme del Testo Unico sull’Edilizia Dpr 380/2001. L’acquisizione della documentazione è stata compiuta questa mattina a Palazzo Cernezzi dalle guardie del Corpo Forestale dello Stato, guardie che hanno eseguito anche un sopralluogo in cantiere. Non è stato assunto alcun provvedimento cautelare".
Prosegue intanto la mobilitazione. Centinaia le adesioni pervenute in redazione alla petizione promossa da La Provincia. Si può inviare il coupon che si trova sul giornale via fax al numero 031.582.421. E' anche possibile scrivere una mail all'indirozzo [email protected]. Due i presidi di protesta contro il muro. Uno lanciato attraverso Facebook per le 11 di domenica 27. Il secondo la prossima settimana: «Italiani e stranieri, ritroviamoci qui il 4 ottobre alle ore 15.30!», è il cartello affisso sulla recinzione del cantiere del lungolago.

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