Il crac milionario di Ibs Forex
La procura chiede il fallimento

La procura di Como chiede il fallimento di Ibs Forex. Il magistrato titolare dell’inchiesta sull’incredibile crac milionario della finanziaria di piazza Grimoldi ha presentato istanza di fallimento a carico della spa che investiva sul mercato del forex

COMO La procura di Como chiede il fallimento di Ibs Forex. Il magistrato titolare dell’inchiesta sull’incredibile crac milionario della finanziaria di piazza Grimoldi ha presentato istanza di fallimento a carico della spa che investiva sul mercato del forex. E oggi, davanti al giudice Paola Parlati, si terrà l’udienza per decidere se procedere alla dichiarazione di dissesto, una soluzione che appare quasi scontata almeno alla luce dei numeri, disastrosi, della gestione di una società che sembrava la gallina dalle uova d’oro, fino a quando all’improvviso non è evaporata nel nulla. Stamane, in tribunale a Como, dovrebbe presentarsi anche l’ultimo amministratore delegato di Ibs Forex, il ligure Gianluca Priano, chiamato a illustrare la situazione finanziaria della società al giudice incaricato di decretare, nel caso, il fallimento.
Quello di oggi è un passaggio non meramente informale, anche se dall’esito all’apparenza scontato. Qualora, infatti, il giudice dovesse accogliere l’istanza della procura cittadina potrebbero pure cambiare le fattispecie di reato ipotizzate - al momento a carico di ignoti - nell’indagine per comprendere dove siano finiti gli oltre 50 milioni di risparmi dei clienti evaporati all’improvviso, la scorsa estate. In caso di dichiarazione di fallimento, infatti, il pubblico ministero Massimo Astori potrebbe anche ipotizzare il reato di bancarotta, ipotesi che evidentemente non può far piacere agli amministratori della società, che in tutte le procedure fallimentari sono chiamati a spiegare la propria attività.
Intanto più di un cliente ha sottolineato, nella denuncia depositata al quinto piano del palazzo di giustizia di Como, la presunta malafede dei broker di Ibs Forex che, anche sull’orlo del baratro, consegnavano agli investitori rapporti ottimistici sull’andamento dei loro risparmi.
Intanto, mentre procede il lavoro di procura e nucleo della polizia tributaria di via Raimondi e in attesa di conoscere le sorti dell’istanza di fallimento, a Palermo oltre alla magistratura è al lavoro la Commissione d’indagine istituita in seno al consiglio provinciale per scoprire chi e perché ha autorizzato un investimento da quasi 30 milioni di euro nella sconosciuta spa con sede in piazza Grimoldi, a Como. La commissione ha ascolta, tra gli altri, anche l’ex Presidente, Francesco Musotto, il quale si è dichiarato totalmente all’oscuro dei gravi fatti accaduti nel periodo in cui egli stesso era presidente della Provincia.
P. Mor.

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