Niente Notaristefano:
il Como si affida a Oscar Brevi

Il capitano è il nuovo allenatore degli azzurri. Di Bari: «Brevi è una sfida, ma siamo convinti che sia la mossa giusta. Conosce benissimo la squadra e l’ambiente, ha una gran voglia di intraprendere questa carriera e di mettersi in gioco in questo nuovo ruolo»

COMO La voce comincia a spargersi nella tarda serata di lunedì. Lì per lì sembra una battuta, invece no. Oscar Brevi è il nuovo allenatore del Como. La società ha scelto lui, e lui non si è tirato indietro. Il cambio di ruolo più veloce della storia del calcio, forse. La domenica pomeriggio capitano in campo a Busto, la sera dopo allenatore. Niente Notaristefano, niente Carboni. La società conferma e spiega di averli contattati entrambi. «Ma avevano perplessità dal punto di vista tecnico - dice Di Bari - e non potevamo prendere un allenatore che non sposasse con convinzione il suo ruolo». Del resto, uno dei motivi per cui la società ha deciso di non tenere Di Chiara è stato un po’ anche questo. L’idea che il tecnico non credesse fino in fondo nelle potenzialità del suo gruppo. E allora, la sorpresa Oscar. Leader in campo, ora dovrà portare in panchina la sua grinta, e trasferirla ai suoi compagni, pardon ex compagni. «Brevi è una sfida, ma siamo convinti che sia la mossa giusta. Conosce benissimo la squadra e l’ambiente, ha una gran voglia di intraprendere questa carriera e di mettersi in gioco in questo nuovo ruolo. E crede nella sua squadra. Ha una profonda cultura del lavoro, ha sempre dimostrato di essere un gran professionista, e ora vogliamo metterlo alla prova».

© RIPRODUZIONE RISERVATA