Battaglie tra bande di ragazzi
E piazza Volta diventa un ring

Domenica sera, verso le 20, nella piazzetta vicino alla vecchia chiesa di Sagnino due gruppi di ragazzi hanno fatto a botte. Un regolamento di conti tra bande rivali scaturito da una lite che era scoppiata la sera prima in piazza Volta tra due giovani che appartengono a due diverse comitive, una composta soprattutto da ragazzi del quartiere, tra i 14 e i 18 anni, l’altra da coetanei di Sagnino

COMO (d. al.)  Domenica sera, verso le 20, nella piazzetta vicino alla vecchia chiesa di Sagnino due gruppi di ragazzi hanno, come si suol dire, fatto a botte. Un regolamento di conti tra bande rivali scaturito da una lite che era scoppiata la sera prima in piazza Volta tra due giovani che appartengono a due diverse comitive, una composta soprattutto da ragazzi del quartiere, tra i 14 e i 18 anni, l’altra da coetanei provenienti “da fuori”, tanto per citare l’espressione usata da un giovane che si aggirava ieri pomeriggio nei pressi di via Segantini a Sagnino. Altro il ragazzo non ha raccontato. Neanche i suoi amici che lo hanno raggiunto dopo pochi minuti si sono lasciati scappare una parola di più. Hanno solo spiegato che i ragazzi in genere il sabato sera si ritrovano a Como, in piazza Cacciatori delle Alpi o fuori da qualche bar della città murata. Chi sa qualcosa di più della rissa di domenica scorsa se ne guarda bene dal parlare con chiunque sembri avere più di vent’anni. Soprattutto se non è mai stato vista prima dalle parti di Sagnino. Perché si sono picchiati? Capitano spesso risse del genere? Nessuno vuole parlare. Sotto il portico della chiesa di Sagnino, quella nuova, un gruppo di ragazzi trascorre il pomeriggio parlando, fumando, scherzando tra di loro. Sembrano bravi ragazzi.

LE GANG RIVALI In centro città, però, le voci parlano di compagnie di sbandati, provenienti un po’ da tutte le zone periferiche della città. Le voci appartengono ai gestori dei locali che si sfogano e raccontano quello che succede in città, a patto di restare anonimi per non subire, magari, qualche ritorsione. Nessuno vuole vedersi la vetrina spaccata o imbrattata con la vernice. Ed ecco che si scopre che quello di domenica non è un episodio nuovo. Il litigio che l’ha preceduto sarebbe nato in un contesto che vede ragazzi di diverse età e provenienze riunirsi nei locali del centro, tutti collocati nel raggio di poche centinaia di metri. In piazza Volta non si contano le volte in cui gang rivali, composte da ragazzi neanche maggiorenni, a volta neppure sedicenni, si sono azzuffati. Anche violentemente. Vista l’età non sembra poi così sbagliato parlare di “baby gang”. C’è quella di Rebbio, quella di Sagnino, quella di Centro Como, quella di Prestino. E tante altre ancora, una per ogni paese in cui esista un parco o una piazza (preferibilmente con bar) in cui i ragazzi possano ritrovarsi e, a volte, litigare. Già, perché queste bande non sempre vanno d’amore e d’accordo e se si incontrano per strada basta uno sguardo di sfida alla “persona sbagliata” o un complimento di troppo alla fidanzatina di uno del gruppo avversario ed è un attimo arrivare alle mani.

RISSE IN PIAZZA Ne sanno qualcosa i gestori dei locali di piazza Volta. Più di uno ha raccontato episodi di bullismo e risse in quella che dovrebbe essere una delle piazze più belle ed eleganti della città. Un barista si è detto per niente stupito di quanto accaduto: «La sera si ritrovano in questa piazza, vicino alla statua dove ci sono quelle panchine. Stanno lì per ore a contarsela su. Fumano o bevono alcolici. Il guaio è che ci sono bar che vendono cocktail a un prezzo davvero stracciato. Chiunque con pochi euro in tasca può ubriacarsi». Un altro barista conferma e aggiunge che «in questa piazza si ritrovano vere e proprie comitive nemiche che si danno quasi appuntamento per fare una rissa». Spesso i motivi sono a dir poco futili: «È capitato che “quelli di Rebbio” avessero saputo che “quelli di Como Centro” avevano parlato male di loro. Non so cosa avessero detto esattamente, fatto sta che si sono picchiati proprio qui in piazza». È capitato persino che due coetanei si azzuffassero per colpa di una frase scritta su Facebook. È questa la piazza diventata quasi terra di nessuno. Le panchine in pietra sono diventate un punto di ritrovo dove chiacchierare e fumare spinelli. Lo testimoniano i mozziconi, residuati di qualche spinello fumato la sera prima. Il netturbino di turno conferma: «La mattina qui trovo sempre uno schifo, dalle bottiglie rotte ai mozziconi di spinelli». Non c’è da meravigliarsi se il gestore di un locale dice che «alcuni miei clienti evitano di venire di sera in piazza Volta».

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