Influenza A, vaccinazioni al via
per le persone più a rischio

Cresce la psicosi per la nuova influenza, ma dall'Asl e dagli ospedali arriva l'invito a non farsi prendere dal panico: sul Lario molti i malati, ma quasi nulle le complicazioni

L’influenza A dilaga anche a Como. Aumentano gli accessi al pronto soccorso, medici di famiglia e pediatri stanno visitando ogni giorno decine di pazienti colpiti dal virus, all’Asl arrivano in continuazione telefonate di cittadini che vogliono vaccinarsi. I primi effetti della psicosi collettiva da nuova influenza, insomma, sono ormai evidenti. Paure immotivate, secondo gli esperti, visto che il virus Ah1n1 è meno pericoloso rispetto a quello della normale influenza e il tasso di mortalità è più basso. Le notizie dei primi decessi registrati in Italia (si trattava di persone già affette da altre gravi malattie), hanno però allarmato molti comaschi e non mancano i casi di cittadini che si precipitano al Sant’Anna o al Valduce spaventati da un’improvvisa febbre alta. Intanto, ieri è partita sul Lario la seconda ondata di vaccinazioni, che coinvolge i malati cronici di età compresa tra 6 mesi e 65 anni, i bambini tra 6 e 24 mesi nati pre-termine e le donne in gravidanza al secondo o terzo trimestre. Solo nella mattinata di ieri sul territorio provinciale sono state somministrate oltre 250 dosi. E l’Asl riceve richieste ininterrottamente da tre giorni (la prenotazione è obbligatoria): «I telefoni continuano a squillare - confermano da via Pessina - Lo consideriamo un fatto positivo, evidentemente chi rientra nelle categorie a rischio ha compreso l’importanza della vaccinazione e vuole fissare un appuntamento. Ricordiamo, comunque, che è possibile prenotarsi fino al prossimo 20 novembre».

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