Il day after di Bruni:
«L'antagonista è la Lega»

E sulle dimissioni dell'ormai ex assessore Fulvio Caradonna il sindaco commenta: «Ingiusto, ma inevitabile»

«Io non ho obbedito a nessuno ma ragionato su una proposta condivisa in un momento difficile soprattutto per gli attacchi della Lega. La Lega è il vero antagonista, le altre forze politiche non esistono». Così il sindaco Stefano Bruni il giorno dopo l’addio di Fulvio Caradonna alla giunta comunale che Bruni ha definito «ingiusto, ma inevitabile». E la sfida con gli alleati di Governo caratterizzerà i prossimi mesi e la corsa al voto delle regionali di fine marzo. E ancora: «Abbiamo rapporti collaborativi ma anche loro devono assumersi le responsabilità. Hanno deciso di alzare la tensione facendo diventare la questione politica adesso tutto è in mano alle segreterie». Questo per commentare la dura presa di posizione dei lumbard che venerdì (dopo un vertice con il segretario nazionale Giancarlo Giorgetti) avevano annunciato che avrebbero disertato giunta e consiglio finché non sarebbero state fornite risposte certe su tre questioni: rimozione di Caradonna, chiarezza sulla soluzione del problema muro e soluzione del problema Ticosa.
Il sindaco nel "day after" all’uscita di Caradonna commenta: «Non c’erano alternative, ora dobbiamo dimostrare che si può andare avanti. In due anni e mezzo si può fare molto, l’importante è che ci sia coesione del gruppo, i prossimi consigli comunali saranno un test importante».
Il Comune prova a ripartire e lo fa dai 16 punti che i 21 consiglieri e il sindaco si sono impegnati a rispettare e ad attuare e che vanno dall’approvazione del bilancio entro il 31 dicembre alle grandi mostre, dalla pulizia delle strade alla tangenziale, dai giardini a lago al raddoppio delle Nord e, soprattutto, la questione urbanistica con i piani attuativi.

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