Da Menaggio a Consiglio di Rumo
Segretari d'oro, ecco le sentenze

Carenza di motivazioni, violazioni di normative, danni patrimoniali alle casse di Comuni troppo piccoli per giustificare l'assegnazione di un incarico da direttore generale. Stazzona, Cremia, Menaggio, Consiglio di Rumo, Gravedona: le sentenze di condanna della Corte dei Conti

ALTO LAGO - Carenza di motivazioni, violazioni di normative, danni patrimoniali alle casse di Comuni troppo piccoli per giustificare l'assegnazione di un incarico da direttore generale. Stazzona, Cremia, Menaggio, Consiglio di Rumo, Gravedona: la Corte dei Conti della Lombardia ha accolto le richieste avanzate dalla Procura, condannando sindaci e segretari comunali a risarcire di tasca propria le casse degli enti locali.
A Gravedona, il sindaco Bongiasca è stato condannato, assieme al suo segretario - direttore Giovanni De Lorenzi, al risarcimento di 33.350 euro, che di tasca propria dovranno restituire alle casse del Comune. Stessa sorte per Annamaria Bassi, primo cittadino di Consiglio di Rumo, lei pure accusata di avere indebitamente promosso a direttore il solito De Lorenzi, già segretario "convenzionato" alle dipendenze di più municipi. La Bassi dovrà restituire 20.167 euro, sempre facendo a metà con De Lorenzi, il cui debito comincia a farsi piuttosto importante, visto che già ne aveva 17mila da risarcire a favore del Comune di Menaggio, assieme al sindaco Alberto Bobba.
Stesso discorso riguarda il Comune di Stazzona, dove più direttori generali, tra cui la stessa Lucia Franco, a partire dal 2002 hanno percepito una somma complessiva di 35mila euro. Andranno risarciti 18mila euro al Comune, così suddivisi: 1.900 euro a testa per Sandro Calzoni (attuale sindaco) e Lucia Franco; 3.200 euro a testa per Armando Maffia (ex sindaco) e la stessa Franco; 900 euro a testa per Armando Maffia e Antonio Luppino; 3.000 euro a testa, infine, per Armando Maffia e Mara Nin.

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