«A scuola si impara anche senza zaino»
Lomazzo, attività all’aperto sull’ambiente

Ieri per cinque classi della primaria laboratori all’aperto su “La terra siamo noi”. La preside: «Vogliamo usare strumenti diversi per uscire dai soliti schemi dell’istruzione»

A scuola senza zaino: l’interessante sperimentazione, che attualmente riguarda cinque classi della primaria di Lomazzo, l’anno prossimo dovrebbe interessare altre due classi e la prospettiva verso cui si vuole andare è di provare a estenderla nel prossimo futuro anche alla scuola dell’infanzia.

Ieri mattina, la dirigente scolastica Nicoletta Guzzetti ha partecipato, assieme all’assessore all’istruzione e vicesindaco Annamaria Conoscitore (nota in città anche quale responsabile del liceo artistico “Melotti”) al “Senza zaino day”, con protagonisti scolari e insegnanti.

L’iniziativa, che ha visto la realizzazione di uno striscione, di diversi lavoretti e di un riuscito momento aggregativo è stata organizzata a scuola nell’ambito delle attività promosse dalla rete nazionale.

Il tema scelto per la nuova edizione dell’happpening è stato “La terra siamo noi”, con l’obbiettivo cioè di riscoprire le valenza della casa comune che tutti condividiamo, cercando di lasciarsi il più possibile alle spalle il dramma della pandemia.

«Il modello “Senza zaino” è ispirato a una scuola che vuole essere di comunità – spiega la dirigente scolastica Guzzetti – l’idea è nata in sostanza dall’esigenza di innovare radicalmente la scuola, puntando in particolare sull’uso di una molteplicità di strumenti, e metodologie cooperative e sul superamento della struttura classica degli ambienti scolastici».

Una nuova modalità di insegnamento (che attualmente in provincia di Como è stata promossa soltanto a Lomazzo e Cernobbio) che fa appunto riferimento a una rete attiva a livello nazionale, in grado di aprire nuovi e stimolanti nuovi orizzonti.

Gianluigi Saibene

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