Addio graduatorie: al Setificio
i prof li assumerà il preside

Parte da Como un progetto pilota per le materie professionali. Il provveditore: <Unico modo per abbinare merito e competenza>

Capannelli di insegnanti nell’atrio e sulle scale dell’ex provveditorato. Aspettano il loro turno per salire al terzo piano a firmare il contratto a tempo indeterminato. Ovvero la tanto attesa immissione in ruolo dopo anni da precari. Alla fine della mattinata, il provveditore Benedetto Scaglione torna nel suo ufficio al primo piano e immagina un futuro diverso, in cui le assunzioni le faranno i presidi.
«Stiamo lavorando per questo - racconta -. A settembre chiederò un appuntamento al ministro Gelmini per presentare un progetto pilota che sto preparando assieme  alla preside del Setificio Anna Cornaggia, con l’appoggio dell’Amministrazione provinciale e dell’Unione industriali. L’obiettivo è di poter reclutare, attraverso concorsi interni alle scuole, almeno gli insegnanti delle materie tecnico-professionali. Con l’attuale meccanismo delle graduatorie, infatti, capita che un architetto si trovi a insegnare tessitura, mentre ci vogliono ingegneri specializzati». Dopo un incontro tra tutti i soggetti coinvolti, che si è tenuto la settimana scorsa alla «Ripamonti», l’altro ieri Scaglione e la Cornaggia hanno steso una bozza del progetto. «Pensiamo a una scuola che per assumere personale pubblica bandi sui giornali come le aziende private - continua il provveditore -, specificando i requisiti richiesti. Gli insegnanti assunti in questo modo avranno l’obbligo di sottoporsi a corsi di formazione specifici organizzati dall’Unione industriali, e la scuola di stipulare contratti della durata di almeno tre anni. Il concorso servirà a garantire imparzialità e competenza, evitando che vengano assunti gli amici degli amici».

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