AirFrance abbandona Alitalia:
"Non rispettati gli accordi"

Colpo di scena nella vicenda deklla vendita di Alitalia: Airfrance-Klm ha comunicato che gli accordi contrattualòi non sono più validi in quanto non sono state rispettate le condizioni preliminari di vendita. Il governo entro due giorni dovrà decidere sul prestito ponte. Il Pd accusa Berlusconi: ecco il risultato

Svolta drammatica nella vicenda Alitalia: Air France-Klm ha ritirato la propria offerta per l'acquisto di Alitalia. Con sole cinque righe ha comunicato alla compagnia italiana che "gli accordi contrattuali annunciati il 14 marzo scorso con l'obiettivo di lanciare un'offerta pubblica di scambio su Alitalia non sono più validi dal momento che non sono state soddisfatte le condizioni preliminari al lancio dell'offerta".
L'attuale amministratore delegato di Alitalia, Aristide Police, aveva spedito una lettera per chiedere ad AirFrance se gli impegni firmati fossero ancora validi.
Colto di sorpresa il governo ha reagito con un  "no comment". Mercoledì 23 si terrà un Consiglio dei ministri per prendere le decisioni conseguenti all'annuncio della compagnia franco-olandese. Scelte - come quella del prestito-ponte per far sopravvivere la compagnia per qualche settimana - che dovranno comunque essere bipartisan, cioè fatte in accordo con la nuova maggioranza parlamentare.
Non è escluso che si possa arrivare al commissariamento della compagnia.
L'annuncio del gruppo franco-olandese ha scatenato anche la polemica politica. Il Pd attacca le dichiarazioni di ostilità degli esponenti di centrodestra, gli annunci dell'arrivo di cordate "al momento inesistenti", e l'ipotesi di convergenze con Aeroflot. "Dichiarazioni avventate e comportamenti non responsabili - ha detto il Partito Democratico - hanno fatto naufragare la trattativa con Air France, mettendo a repentaglio il destino di Alitalia e di decine di migliaia di lavoratori".
Francesco Rutelli parla di "conseguenza disastrosa dello sbarramento opposto da Berlusconi, dalla Lega e anche da Alemanno all'accordo con francesi e olandesi".
Ora tocca alla cordata annunciata da Berlusconi, se esiste. Dall'estero si registra però lo scetticismo di Aeroflot, che fa trapelare il proprio disinteresse, ma anche la possibilità di cambiare opinione se l'ordine arrivasse dall'alto.
Anche Lufthansa ribadisce che non è interessata mentre imprenditori come Tronchetti Provera dicono di non essere stati mai contattati. Parla anche il banchiere Ennio Doris, presidente di Mediolanum, vicino a Berlusconi. "Per investire in Alitalia occorre essere esperti del settore", dice.

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