Alitalia, nuovo taglio dei voli
Cai assume dopo il 15 dicembre

Il commissario Fantozzi ha annunciato che da domani Alitalia avvierà nuovi tagli ai voli. Intanto Cai ha deciso che avvierà le assunzioni solo dopo il 15 dicembre e domani nuovo consiglio d'amministrazione.

Nuovo taglio dei voli Alitalia da mercoledì prossimo, mentre è ormai certo che Cai non potrà decollare prima del 15 dicembre. Comunque, per il commissario di Alitalia, Augusto Fantozzi, il 30 novembre si chiude «economicamente» il discorso per gli asset che andranno a Cai.
Domani, si riunisce a Roma il cda di Compagnia aerea italiana per, tra l'altro, procedere alla capitalizzazione di Cai 1 e Cai 2 a cui faranno capo Az Express e Volare. Dalle cinque sigle sindacali del "fronte del no" a Cai si è appreso che sono decadute le offerte per il Cargo pervenute a Fantozzi.
Il commissario ha deciso che da mercoledì 26 novembre saranno ridotti in maniera consistente i voli nazionali e internazionali e mantenuti pressochè inalterati i voli intercontinentali. Una decisione a cui Alitalia si dice costretta, visto che «in queste due ultime settimane di transizione, le malattie del personale navigante crescono, c'è un pò di turbolenza» ha spiegato il commissario a causa del perdurare del «comportamento anomalo nelle procedure operative e tenuto conto delle esigenze della cassa integrazione e degli adempimenti amministrativi per il passaggio a Cai». La decisione mira a «dare certezza a chi vola riducendo al massimo i disagi alla clientela e ad arrivare all'ingresso di Cai senza mettere gli aerei a terra». Il nuovo piano dei voli è stato già comunicato all'Enac che continuerà a presidiare affinchè siano tutelati i diritti dei passeggeri e siano ridotti al minimo i disservizi.
Fra i nodi da sciogliere che non consentono alla Nuova Alitalia di prendere il volo il primo dicembre, c'è l'avvio della cassa integrazione degli attuali dipendenti di Alitalia su cui al ministero del Welfare si sta cercando un accordo in queste ore. Ma anche il via libera dell'Antitrust italiano, e di quelli di altri Paesi come Germania, Spagna, Grecia e Portogallo, dove opera anche AirOne che sarà accorpata ad Alitalia nella Nuova compagnia. E ancora, fra le condizioni poste nel contratto di compravendita fra Cai e Alitalia, l'ok del Monitoring Trustee (l'osservatore esterno nominato dal governo italiano con il consenso della Commissione europea) che deve accertare che gli asset di Alitalia sono venduti a prezzi di mercato. C'è poi la questione legata al partner straniero che, entrando con il 20% nella Nuova Alitalia, avrebbe la maggioranza relativa. Questo porrebbe a Cai l'onere di dimostrare che l'alleato non è determinante nella gestione e un quesito all'Antitrust europeo.
Al ministero del Welfare, sindacati e Alitalia stanno cercando di chiudere oggi, alla scadenza dei termini di legge, un accordo sull'avvio della procedura di cassa integrazione e mobilità per tutti i dipendenti di Alitalia. Procedura che può essere chiusa anche senza l'accordo delle organizzazioni dei lavoratori, visto che c'era stato l'ok dei sindacati a palazzo Chigi. Le organizzazioni, però, chiedono tutele per il pagamento dello stipendio di dicembre, tredicesima, indennità per mancato preavviso di otto mesi per chi non entrerà in Cai.
Da fonti vicino alla cordata Cai si apprende che anche se chiudesse oggi, l'assunzione dei 12.639 lavoratori che abbiano fatto almeno un giorno di cigs avverrebbe dal 15 dicembre.
Lufthansa torna, intanto, a Malpensa mercoledì prossimo, dopo il protocollo d'intesa siglato lo scorso 28 aprile con la Sea, per dire la sua sullo scalo varesino, mentre sono alla stretta finale le trattative per identificare il socio straniero della nuova Alitalia, con Air France che resta favorita.
Dal "fronte del no" arriva infine l'accusa di cinismo a Fantozzi che «non provvederà ad alcun adempimento per il mantenimento della validità di brevetti, licenze e abilitazioni dei dipendenti destinati a rimanere in cigs e che non saranno assunti da Cai».

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