Alitalia, Passera avverte:
"Sì dei sindacati o salta tutto"

Dopo il varo del decreto che consente il salvataggio di Alitalia, il governo annuncia trionfante: caso risolto. Ma i sindacati sono sul piede di guerra sugli esuberi. L'amministratore di Intesa, Passera, però avverte: ok dai sindacati o salta tutto

La seconda vita di Alitalia è già a rischio. L'avvertimento l'ha lanciato l'amministratore delegato di Intesa SanPaolo Corrado Passera secondo il quale, senza un via libera dei sindacati, salta il piano predisposto. E a quel punto ci sarebbe solo il fallimento.
La Nuova Alitalia resterà una compagnia italiana. Il governo ha dato il via libera con la modifica della legge Marzano al salvataggio della compagnia di bandiera, e la divisione in due nuove società, una bad company e una best company, annunciando che soci stranieri potranno entrare ma solo con quote di minoranza.
E Air France, ritiratasi definitivamente dalla partita ad aprile scorso, per i veti incrociati dei sindacati e dell'allora opposizione contraria all'operazione, è pronta di nuovo a scommettere sulla partita che vedrà nascere la newco dalle ceneri della vecchia compagnia. Procede quindi velocemente il piano per il salvataggio che ora dovrà affrontare un grande ostacolo: il confronto con il sindacato, pronto a dare battaglia.

NEWCO E BAD COMPANY
L'esecutivo ha approvato un decreto legge ed un ddl che riordinano le procedure per l'amministrazione controllata con cui le parti in perdita di Alitalia, raccolte nella bad company, saranno poste sotto commissariamento. I sacrifici ci saranno, ha detto il premier Silvio Berlusconi, soddisfatto di aver mantenuto gli impegni presi in campagna elettorale, ma il personale in eccesso non sarà abbandonato come anche i piccoli risparmiatori. Certo, ha anche assicurato il presidente del Consiglio, gli esuberi saranno inferiori a quelli "della svendita" ad Air France.
Il decreto approvato dal governo, prevede tra le altre cose, una deroga alle norme antitrust, per l'integrazione tra Alitalia e Air One come previsto dal piano di Intesa Sanpaolo, tutela degli azionisti e possibilità di immediata cessione degli asset della bad company a trattativa privata. La fase di commissariamento potrà durare uno e due anni e inoltre a stabilire il prezzo per la cessione degli asset sarà il commissario straordinario.

ESUBERI
Nessuna cifra al momento sugli esuberi che, ha detto Berlusconi, saranno inferiori al piano di Air France. Ma il governo inizierà una trattativa con i sindacati a cui ha assicurato, nel decreto approvato, "ammortizzatori sociali per la durata di sette anni (4 di cassa integrazione e 3 di mobilità) per tutti i lavoratori".
Intanto Air France-Klm torna a guardare ad Alitalia, "pronta a rilevare una partecipazione di minoranza sul capitale" ed ha espresso l'auspicio di restare partner strategico.

I SINDACATI Ma ora la partita si sposta sul fronte sindacale e in attesa delle altre tappe tecniche, con il cda di Alitalia  che dovrà dare il via libera ai conti del semestre e alle procedure di commissariamento, già i sindacati hanno annunciato battaglia sugli esuberi.
I piloti dell'Anpac, hanno chiesto l'apertura del confronto per entrare nel merito del piano, altrimenti si arriverà ad un conflitto sociale "pesantissimo". E anche Fabrizio Tomaselli, dell'Sdl intercategoriale, ha bocciato il piano di salvataggio di Alitalia e annunciato una battaglia durissima. Sulla stessa lunghezza d'onda gli assistenti di volo dell'Avia, che non sono disponibili ad accettare che il piano industriale per il salvataggio di Alitalia faccia "macelleria sociale" della categoria.

LE CRITICHE
 Il Partito Democratico critica con forza le scelte del Governo su Alitalia e accusandolo di aver riversato sui cittadini il peso dei debiti e degli esuberi. "I debiti e gli esuberi al Paese, agli italiani tutti. La parte sana agli imprenditori che, tra qualche anno, legittimamente, potranno eventualmente rivendere e guadagnare" sostiene Marina Sereni, vicepresidente dei deputati Pd. "Ci vuole veramente una gran faccia tosta - prosegue la deputata - a rivendicare con orgoglio la soluzione trovata dal centrodestra per Alitalia. Se lo può permettere soltanto chi ha la possibilità di scatenare una grancassa mediatica, avendo dalla sua parte molti mezzi di informazione, a partire dalle Tv".
 

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