Homepage
Lunedì 15 Settembre 2008
Alitalia piloti e Cgil dicono no
Colaninno ha ritirato l'offerta
Tutto da capo: la trattativa Alitalia con la cai, guidata da Roberto Colaninno è fallita. E la cai ha ritirato l'offerta. A questo punto la strada del fallimento è inevitabile. Fantozzi, commissario di Alitalia, ha annunciato l'avvio delle procedure per la cassa integrazione.
L'assemblea di Cai ha deciso all'unanimità di ritirare l'offerta presentata al comMissario di Alitalia. Lo annuncia il comunicato ufficiale della Cai diffuso al termine dell'assemblea.
"L'assemblea di Cai, Compagnia Aerea Italiana, ha deciso all'unanimità di ritirare l'offerta presentata al Commissario di Alitalia per l'acquisto di attivi dalla stessa posseduti". Così Cai ha annunciato il suo ritiro spiegando che "una delle condizioni più importanti di tale offerta era costituita dal raggiungimento di un largo accordo sindacale sul piano industriale della Nuova Alitalia e sul contratto di lavoro da dare alla nuova compagnia aerea. Tale accordo non è stato raggiunto, come dimostrato dalle sole tre lettere di accettazione ricevute da Cisl, Uil e Ugl". Dopo aver ricordato le caratteristiche del piano presentato per Alitalia, Cai conclude affermando di esprimere "la più profonda delusione nel constatare che non si è realizzata la prima e principale condizione del progetto Nuova Alitalia, che avrebbe permesso la nascita di una nuova compagnia aerea competitiva, malgrado il momento molto difficile per il settore aereo e per l'economia in generale". Il piano industriale, spiega al società, "avrebbe permesso di creare un'azienda solida e in grado di competere", permettendo di "apportare capitali di rischio per oltre un miliardo di euro da subito da parte di un gruppo di azionisti disponibili ad impegnarsi nel lungo periodo", "aumentare le attuali dimensioni di Alitalia anche attraverso l'integrazione con AirOne", "assicurare la migliore copertura internazionale e intercontinentale anche attraverso una forte alleanza, per la quale si sono resi disponibili i principali operatori europei", "assumere circa 12.500 dipendenti in via diretta e creare le condizioni per ulteriori circa 1.700 assunzioni in via indiretta nei settori del full Cargo e della manutenzione pesante". La nota della cordata guidata da Roberto Colaninno ricorda poi che il piano industriale avrebbe permesso di "dotare la Nuova Alitalia entro due anni di una delle flotte più moderne del mondo" e di "raggiungere l'equilibrio economico finanziario entro due-tre anni". Cai ribadisce tra l'altro che il contratto di lavoro proposto ai sindacati avrebbe permesso alla nuova compagnia aerea di riallinearsi ai parametri medi del settore in Europa, e ricorda come fosse prevista una distribuzione ai dipendenti di una quota dell'utile di esercizio non appena la compagnia stessa fosse tornata in nero, e come i dipendenti di Alitalia che avessero visto terminare il loro rapporto di tempo indeterminato avrebbero beneficiato comunque di ammortizzatori sociali tali da permettere fino a sette anni di accompagnamento alla pensione.
© RIPRODUZIONE RISERVATA