Andrea forse ucciso
per aver fatto da paciere

Ipotesi sull'omicidio del giovane di Cabiate: lo sparo dopo il tentativo di placare una rissa

CABIATE «Amarti è stato facile, dimenticarti impossibile». È questa la frase che la mamma Nunzia ha voluto scrivere sulle foto ricordo di Andrea Verna, il ragazzo di 30 anni morto dopo essere stato colpito al mento da un proiettile in via Dante, nella notte tra il 23 e il 24 dicembre. E ora gli amici e i famigliari di Andrea, ancora sconvolti e quasi increduli, vogliono ricordarlo per quello che era: «Un ragazzo pacifico e semplice, oltre che generoso». Una generosità e una bontà che potrebbero essere state le cause della sua morte. Pare sempre più probabile, infatti, che prima del colpo di pistola, ci sia stata una discussione tra due persone. Un litigio verbale nel quale Andrea si sarebbe intromesso, cercando di fare da paciere. Perché era nel suo carattere. Perché era una ragazzo «pacifico, semplice e generoso». E poi, qualche ora dopo, l’aggressione mortale in via Dante. Un ragazzo generoso, Andrea, come la madre Nunzia che, conoscendo il carattere del figlio, voleva donare i suoi organi, per fare felici almeno altre cinque persone. Ma purtroppo non è stato possibile.

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