Assalto per la social card
Cinquecento in due giorni

Como: in coda per ottenerla. E per il sindacato un piccolo business di 70 mila euro

COMO In due giorni già oltre 500 richieste: anche a Como è partita la corsa alla social card, la carta acquisti del governo e che potrebbe interessare quasi 15.000 comaschi, tutti contribuenti con un reddito inferiore ai 6mila euro. La corsa, dall’altra parte, potrebbe portare nelle casse dei sindacati abilitati all’assistenza nella compilazione dei modelli Isee, un «bottino» fra i 50 e i 70mila euro. Coinvolti nella corsa, che sta travolgendo i centralini dei principali centri Caf del sindacato comasco, con punte di oltre 250 telefonate solo negli ultimi due giorni, sono i pensionati di età superiore a 65 anni, con un reddito diretto o un valore Isee inferiore a 6.000 euro. Lo stesso tetto è stato stabilito per i nuclei familiari, con almeno un figlio a carico, minore di tre anni. Il reddito  massimo sale a 8.000 euro solo per i pensionati con più di 70 anni e a 10.000 euro per le famiglie con almeno 5 componenti.  Il documento Isee è quindi il documento determinante per certificare il diritto alla social card. Documento che non tutti hanno pronto e che i Caf aiutano a compilare: un servizio gratuito per tutti gli utenti, iscritti e non iscritti alle singole associazioni sindacali. Ma per ogni compilazione certificata il Caf riceve un contributo dalI’Inps, fra gli 8 euro e i 13 euro, in relazione alla composizione del nucleo familiare, da qui l’incasso stimato al massimo di 70mila euro di compenso Inps al sindacato.

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