Assurdo: il test anti traffico
mette tutti in coda

Iniziativa del Comune: domande agli automobilisti in coda in via Borgovico. Un'ora e dieci per arrivare da Ponte Chiasso al centro cittadino

COMO Cinquantasei minuti da Sagnino a Como, un’ora e dieci da Ponte Chiasso al centro. Sono questi i tempi lumaca impiegati ieri mattina da centinaia di automobilisti comaschi tra le 8 e le 9. Via Borgovico era infatti completamente bloccata, come pure via Bellinzona e via per Cernobbio. Il motivo? Paradossale. Ai rallentamenti cronici già noti si è aggiunta un’iniziativa del Comune che consisteva, in pratica, nel porre agli automobilisti in coda una serie di domande in vista nel nuovo piano anti-traffico. Il risultato è stato decisamente una beffa: i quesiti sul traffico con l’obiettivo di ridurlo non hanno fatto altro che creare una colonna lunghissima. E le reazioni degli automobilisti sono state tutt’altro che pacate.
Il blocco era in piazzale Santa Teresa e insieme alla vigilessa (che provvedeva a fermare le auto) c’erano due ragazzi con i questionari sul luogo di provenienza, sull’abitazione e altri dati. Le proteste non sono mancate. Un lettore, Alessandro Zuccaro, ha persino chiamato la questura: «Non capisco i motivi per cui un’agente della polizia locale, con tanto di paletta, fermasse le auto non per un controllo documenti, ma per la compilazione di un questionario. Ma se uno non si fermava all’alt? Tra l’altro il risultato è stato il blocco totale del traffico con diversi colleghi che sono arrivati in ritardo».
Il capogruppo dell’Udc Luigi Bottone ha preso carta e penna e scritto al sindaco Stefano Bruni: «Nella prima mattinata odierna  ho ricevuto moltissime telefonate  da parte di cittadini residenti in zona Ponte Chiasso, Monte Olimpino, Sagnino e Tavernola i quali si lamentavano di aver impiegato troppo tempo per  raggiungere il centro città (circa 53 minuti per 5 km di strada!!!)» e ha aggiunto che «è incomprensibile che tale indagine possa congestionare e paralizzare l’intero traffico cittadino (specialmente in orario di punta !!)». Bottone, nel chiedere interventi immediati, ha aggiunto: «Bloccare il traffico per lo studio della viabilità nelle ore di punta comporta gravi problemi (  in termini di ritardi )  per tutti quei cittadini che devono recarsi al  lavoro oppure verso ospedali o  studi medici/ambulatori/centri sanitari e  per quei  trasportatori  addetti alla consegna merce i quali  devono, inoltre,  usufruire di un lasso di tempo molto stretto per accedere nelle zone ztl».
E persino nel pomeriggio, probabilmente a causa della pioggia, altri rallentamenti anche se con ripercussioni molto più limitate rispetto al mattino hanno messo tutti nuovamente in via Borgovico, via Bellinzona e via per Cernobbio. Dal canto suo l’assessore alla Viabilità Fulvio Caradonna, appena saputo quello che stava succedendo, ha alzato la voce a Palazzo Cernezzi, ma ormai il danno era stato fatto. «Indubbiamente - ammette Caradonna - qualcosa non ha funzionato e appena me l’hanno detto sono intervenuto sul dirigente. Non devono intralciare la viabilità e se si ripeterà prenderò provvedimenti più seri. Non penso però che sia stato tutto legato a questo, ma forse una serie di eventi tra cui il maltempo, hanno determinato quella mole di traffico. Purtroppo le rilevazioni andavano fatte e vanno fatte negli orari di punta, ma certamente non intralciando la viabilità. Non possiamo fare altro che scusarci. Domani (oggi, ndr) si farà lo stesso in Napoleona, ma ho dato indicazioni che non venga intralciata in alcun modo la viabilità e che le domande vengano poste all’esterno della carreggiata».
<+G_FIRMA>Gi. Ro.

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