Azzurro e verde
Il lago è bicolore

Un'alga determina l'insolita colorazione delle acque del primo bacino. Potrebbe essere tossica ma secondo Asl e Arpa la concentrazione resta sotto i limiti fissati dada Unesco e dalla commissione dell’Oms, organizzazione mondiale della sanità, per la prevenzione dei rischi da intossicazione

COMO Il lago è verde. Non è solo per il riflesso della vegetazione a specchio nelle acque del primo bacino e anche oltre, ma è un verde da fioritura algale e, qua e là, appaiono bollicine che potrebbero rappresentare il segno della presenza di microcystis aeruginosa, precursori della tossina Microcistina. Nei vasconi di accumulo, nei pressi del cantiere delle paratie, la superficie delle acque raccolte è coperta da uno strato verde, fatto da infiorescenze a petali, ma potrebbe trattarsi di specie tipiche delle paludi.
Sempre, a fine estate, il lago cambia colore, come lo cambia a primavera e i pescatori dicono di aver notato, negli ultimi giorni, le reti di color viola, dopo l’asciugatura al sole, mentre i diportisti affermano che  sotto le barche si attaccano alghe in grandi quantità. Non è un fenomeno intenso come quello dei primi anni Ottanta, ma tra agosto e settembre, il problema si ripropone e negli anni anomali, come il 2003-2004, sia l’Arpa, l’agenzia regionale di protezione dell’ambiente, sia l’Asl hanno dichiarato «esito negativo» della ricerca sulla tossicità delle alghe e se in alcuni campioni è stata rilevata la presenza di microcystis, per Arpa «le concentrazioni sono notevolmente inferiori ai limiti proposti da Unesco e dalla commissione dell’Oms, organizzazione mondiale della sanità, per la prevenzione dei rischi da intossicazione».

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