Bankitalia: "Meno tasse
Così l'Italia ripartirà"

Nella relazione annuale il governatore Mario Draghi ha auspicato che si dia il via al più presto alla riduzione della pressione fiscale e ha ammonito che una misura come la detassazione degli straordinari dovrà riguardare tutti i lavoratori.
QUI la relazione completa

"Aliquote elevate penalizzano le imprese nella competizione internazionale, riducono la propensione a investire, possono determinare distorsioni nella scelta della dimensione d'impresa. Tagliano le retribuzioni del lavoro regolare- continua- scoraggiano l'emersione di quello irregolare".
Rilancia il tema dell'abbassamento delle tasse il governatore della Banca d'Italia Mario Draghi nella relazione annuale a Palazzo Koch. "Già nel 1946- ha ricordato - all'Assemblea Costituente, Luigi Einaudi ammoniva che 'solo abbassando le aliquote vigenti e diminuendo la spinta alla frode si potrà ottenere un gettito migliore per lo Statò".
Ma come procedere? Secondo Draghi l'operazioni si deve e si può fare in maniera graduale: "La definizione di un percorso pluriennale di riduzione di alcune importanti aliquote d'imposta migliorerebbe le aspettative di famiglie e imprese".
Ma Draghi è andata anche al di là, "ritoccando" il piano del governo di detassare gli straordinari. "L'alleggerimento del prelievo sulle parti della retribuzione più connesse con la produttività può avere su questa riflessi positivi, consentendo un migliore utilizzo degli impianti e incentivando la contrattazione salariale a premiare gli aumenti di efficienza" ha riconosciuto Draghi per il quale però  "in prospettiva il prelievo andrà attenuato su fasce via via più ampie di lavoratori privilegiando la semplicità e la neutralità degli interventi"
Il governatore di Bankitalia ha anche ribadito, tra l'altro, un vecchio tema: quello dell'innalzamento dell'età di ritiro dal lavoro. "Un incremento dell'età media di pensionamento, accompagnata da un convinto sviluppo della previdenza complementare, può dare un fondamentale contributo alla riduzione della spesa pubblica ha spiegato Draghi.
Il governatore di Bankitalia non ha trascurato l'analisi dei conti pubblici, rilevando che "i risultati per l'anno in corso si prospettano meno favorevoli".
 "Il disavanzo corretto per gli effetti del ciclo e delle misure transitorie peggiorerebbe di o.6 punti percentuali",  ha detto Draghi, e "la riduzione del peso del debito sarebbe modesta".

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Documenti allegati
Eco di Bergamo La relazione di Bankitalia