Benzina, la mossa di Esso e Shell
Arriva il prezzo "provinciale"

Scende il prezzo del petrolio, scende, lentamente, il prezzo della benzina. E la polemica aumenta. Così per raffreddare le lamentele Esso e Shell hanno deciso di stanbilire i prezzi dei carburanti alla pompa su base provinciale, senza dare più il prezzo consigliato.

Mentre il prezzo del petrolio continua a scendere, e a pochi giorni dalle nuove polemiche innescate dalle associazioni dei consumatori sul caro-benzina, si fa strada una sorta di 'federalismò applicato ai carburanti. Sia Esso che Shell, infatti, hanno varato una nuova politica di prezzi tarata su scala provinciale. Una via che potrebbe dare dei risultati sul fronte della concorrenza, aiutando la discesa dei prezzi.
Le due compagnie petrolifere hanno scelto di abbandonare il prezzo consigliato nazionale, cioè il prezzo indicato come riferimento a tutti i gestori della propria rete, passando a un listino provinciale. Benzina e gasolio, quindi, potrebbero avere costi diversi a seconda della provincia in cui è collocata l'area di servizio in cui si fa rifornimento.
La decisione di Esso è scattata ieri. Shell, invece, aveva già da qualche tempo smesso di inviare al ministero dello Sviluppo economico il "prezzo consigliato nazionale", sostituendolo con con un listino di tutti i prezzi locali (circa 1.500).
La decisione è una conseguenza degli impegni assunti dalle stesse compagnie petrolifere di fronte all'Antitrust, nei mesi scorsi, per garantire che la formazione del prezzo dei carburanti sia regolata dal mercato e per prevenire qualsiasi forma di possibile accordo o "cartello" tra gli operatori. Se questo farà scendere i prezzi, è presto per dirlo. È probabile che nei territori dove la grande distribuzione è entrata nel business del carburante o dove insistono raffinerie gli effetti per le tasche degli automobilisti saranno più evidenti.
Anche oggi, intanto, dopo i ribassi di ieri, si registrano ritocchi all'ingiù sia per la verde che per il diesel. La benzina è scesa sotto la soglia degli 1,47 euro per tutti i marchi, mentre il gasolio oscilla tra 1,424 e 1,436 euro al litro. Ad innescare il calo è principalmente l'andamento del greggio, trascinato dalla ripresa del dollaro. A New York il barile ha toccato i 105,13 dollari, il livello più basso dal 4 aprile

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