Berlusconi attacca i giudici
"Sovversivi, democrazia a rischio"

Il premier torna ad accusare le toghe di sinistra e denuncia un clima di complotti contro di lui. Il Cavaliere smentisce anche ogni intesa con l'opposizione e definisce Veltroni "un fallito". I magistrati reagiscono e chiedono un incontro urgente al presidente Napolitano. Il leader del Pd annuncia a settembre una grande manifestazione nazionale contro il governo

Silvio Berlusconi è tornato ad attaccare i magistrati e lo ha fatto con un’autentica sfuriata a margine del Consiglio dei primi ministri dei Paesi Ue che si è svolto a Bruxelles. Il Cavaliere è sbottato in conferenza stampa accusando i pubblici ministeri di volere minare le basi dello Stato, soprattutto per quanto riguarda la frazione di estrema sinistra delle toghe.
"Denuncerò pm e giudici che, infiltrandosi nel potere giudiziario, vogliono sovvertire la democrazia in Italia. Ma io non lo permetterò" ha detto il presidente del Consiglio e facendo riferimento al clima che da quindici anni "devo subire a causa delle molteplici inchieste" che lo hanno visto e lo vedono tuttora indagato. Berlusconi ha comunque smentito di volere usufruire, per garantirsi l’incolumità, delle norme che il suo governo vuole introdurre per fermare i processi meno gravi per un anno.
Il Cavaliere poi ha attaccato anche l’opposizione, smentendo l’ipotesi di un dialogo con il Pd - “non c’è mai stata una luna di miele con l’opposizione” ha detto seccato – e accusando Walter Veltroni di essere un fallito, “perché è uno scandalo lo stato dei conti che ha lasciato al Comune di Roma”.
Immediata la replica dei giudici alle accuse del premier: l’Associazione nazionale magistrati ha chiesto un incontro urgente a Giorgio Napolitano, come supremo garante delle regole democratiche oltre che in qualità di presidente del Consiglio superiore della magistratura. Le toghe hanno denunciato il clima di intimidazione e di attacco ai poteri costituzionali portato avanti da Berlusconi con le sue parole.
E anche il Pd si è ricompattato, nel corso dell’Assemblea costituente di Roma, per contrastare il Cavaliere, con il segretario Walter Veltroni che ha annunciato per settembre una grande manifestazione di piazza contro la politica e lo stile del governo, accusato di minare le istituzioni e impoverire i ceti più deboli del Paese.
"Non ci siamo, onorevole Berlusconi – ha detto il leader democratico -. Oggi siamo noi a dirlo, in autunno sarà una larga parte degli italiani che noi chiameremo a raccolta per un'azione di protesta e di proposta in tutto il Paese e culminerà con una grande manifestazione nazionale".

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