Cade dalla barella:
paziente grave al Sant'Anna

Como: lo stavano accompagnando a fare un'ecografia. L'azienda ospedaliera ha avviato accertamenti

COMO Lo stavano accompagnando a fare un’ecografia. Lui, costretto su una barella ma lucido, era ricoverato al Sant’Anna da un paio di settimane. Arrivato in radiologia è stato "parcheggiato" in attesa del suo turno. E qui è accaduto il fattaccio. La barella su cui era il paziente, per motivi che al momento non è possibile ricostruire, ma sulle quali l’azienda ospedaliera ha avviato accertamenti, si è ribaltata. E lui è caduto e ha picchiato la testa. All’inizio sembrava un incidente senza gravi conseguenze, a parte i quattro punti di sutura all’arcata sopraccigliare destra. Poi, dieci giorni dopo, le sue condizioni si sono aggravate. E lunedì è stato operato d’urgenza dall’équipe di neurochirurgia. Renato Montorfano, 81enne notissimo imprenditore edile canturino, per quella caduta dalla barella è ora ricoverato in gravi condizioni. Tutta colpa di un’emorragia cerebrale causata dalla caduta dalla barella. L’ospedale parla di condizioni in miglioramento anche se Montorfano, conosciuto da tutti come «Cavanèta», è tuttora in prognosi riservata e sotto sedativi.
«Mio padre - racconta uno dei quattro figli, Luca - l’8 settembre è stato colto da complicazioni renali, per le quali è stato ricoverato nel reparto di nefrologia del Sant’Anna». Dopo due settimane di cure, Renato Montorfano era ormai in via di guarigione. «Ai dipendenti che lo sono andati a trovare - ricorda ancora il figlio Luca - diceva: "ragazzi, spero che voi arriviate all’età alla quale arriverò io". Certo, era costretto a letto, ma con un’enorme voglia di vivere». Anche la figlia, Maria Rosa Montorfano, conferma: «Stava meglio. Ed era ottimista. Diceva che quei mesi erano soltanto "il riposo del guerriero"».
Venerdì 19 settembre, l’incidente. «Mio padre doveva essere accompagnato a fare un’ecografia renale. È arrivato in radiologia e lì, in attesa dell’esame, è caduto dalla barella». Subito visitato in pronto soccorso, al «Cavanèta» sono stati dati quattro punti di sutura. «Ma nessun medico - spiega ancora la figlia - ha ritenuto di sottoporlo a una Tac. Noi l’abbiamo chiesta più volte, ma ci hanno detto che non era necessario».
Poi, all’improvviso, il peggioramento. «Lunedì è andato in coma. Nel pomeriggio è stato operato d’urgenza per ridurre l’emorragia estesa localizzata nella zona del trauma», racconta Maria Rosa Montorfano. Sul fatto che l’emorragia cerebrale sia legata alla caduta dalla barella, non ci sono dubbi.
Ora, sull’accaduto, la direzione sanitaria del Sant’Anna ha avviato accertamenti. Mentre si spera che «Cavanèta» migliori.
<+G_FIRMA>Paolo Moretti

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