Cantù: falsa partenza
per la nuova linea

Pochi passeggeri e scarse le indicazioni della "3". Non si sono neppure gli orari

CANTU’ Sono le 7.15 di lunedì mattina quando il bus della nuova linea numero tre - che si affianca ora alle altre due linee urbane già esistenti – lascia il capolinea di via Manzoni, nel suo primo giorno di viaggio. E inizia a girare per il centro, a raccogliere i pendolari delle Ferrovie dello Stato sparsi per la città. Il bus ha come compito primario quello di raggiungere la stazione di Cantù–Cermenate, ad Asnago. Un esordio difficile, in una giornata di pioggia e, in altre fasce orarie, con lo sciopero del trasporto locale. Nelle due corse mattutine – quelle delle 7.15 e delle 7.55 – saliranno complessivamente a bordo cinque persone, raccattate lungo il percorso: con un altro biglietto, pensavano di prendere il C-84, ugualmente diretto in stazione. Ma per far conoscere meglio l’iniziativa, i passeggeri sono stati "graziati" dal personale dell’Asf anche se non erano in possesso del tagliando dell’urbana. Pochi minuti dopo le sette, sulla discesa di via Manzoni - a lato dell’ampio parcheggio, di fronte ad un negozio di elettrodomestici – sotto la pensilina ci sono una decina di studenti. Ma aspettano il bus per Como. A non saperlo, è impossibile capire che quello è il capolinea della neonata linea tre: manca qualsiasi tipo di indicazione e non ci sono nemmeno gli orari. 

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