Cantù,Palasport Parini a rischio rinvio
L’azienda vincitrice minaccia un ricorso

L’impresa Athanor di Bari contesta l’annullamento del bando deciso dal Tar lombardo

«Se faremo ricorso al Consiglio di Stato? Credo di sì, ma ancora, in realtà, è da decidere. E sarà una scelta che prenderà la direzione. In questo momento, si stanno facendo valutazioni».

A riferirlo è Cristian Giampietruzzi, dell’ufficio gare di Athanor, la società di Bari che, in associazione temporanea d’impresa con Didaco, si è vista annullare il bando di gara dal Tar di Milano per i lavori di riqualificazione del palazzetto Parini.

Non un tema da poco. Nei giorni scorsi, Antonio Munafò, presidente del Progetto Giovani Cantù, aveva riferito le sue perplessità su quello che rischia di diventare, per i ragazzi della pallacanestro oltre che per gli atleti della Pool Libertas Cantù, impegnati nel volley - con il Parini che ad oggi è un tetto per 500 persone - un tema tale da costringere le società a un esilio di un paio di stagioni sportive intere.

Del resto, ha detto Munafò, non è colpa di nessuno, nemmeno del Comune, se il Tar ha annullato il bando della Provincia di Como per un vizio nel cronoprogramma, accogliendo così il ricorso della ditta arrivata seconda, la Costruzioni Perregrini di Milano. Bando, quindi, da rifare.

Con il rischio di un allungamento dei tempi e di ulteriori rallentamenti per il possibile ricorso al Consiglio di Stato da parte di Athanor.

«Un bando annullato in questo modo - dice Giampietruzzi - mah, è la prima volta che mi capita in quindici anni. È una decisione, ad ogni modo, che sta valutando l’azienda, quella del ricorso. Certo che bisognerà valutare i costi, dato che oggi il ricorso al Consiglio di Stato, con il contributo unificato, è di 9mila euro». Non una cifra da sborsare così, a cuor leggero.

© RIPRODUZIONE RISERVATA