De Amicis a tre mesi dalla chiusura
Il degrado del collegio di Cantù

Un’altra area privata abbandonata e in balia del degrado in centro dopo il Pietrasanta. Ma l’assessore all’urbanistica apre spiragli: «Penso che i prossimi mesi saranno importanti»

Il declino dell’area De Amicis è stato fin troppo veloce. Sono passati solo poco più di tre mesi da quando la scuola, negli ultimi anni gestita dalla cooperativa di ex alunni, ha chiuso i suoi 107 anni di storia, associati a una formazione di alto livello, sull’eredità della tradizione perpetuata per decenni dallo storico collegio arcivescovile.

Ora che non suona più la campanella, è bastato il tempo di un’estate perché le erbacce avessero la meglio sui muri che, nelle generazioni, sono stati testimoni silenziosi delle lezioni a cui hanno partecipato migliaia e migliaia di studenti. Si tratta di un’altra proprietà privata a rischio degrado permanente. In centro, in piazza Garibaldi, c’è il Castello Pietrasanta a mostrare i troppi acciacchi dell’incuria.

Qualcuno, su Facebook, ha diffuso le foto dove compaiono alcuni rifiuti abbandonati sul cancello che un tempo conduceva alla palestra, verso via Andina. Ma anche altri sacchetti, sparsi, si notano sul sentiero. Qualcuno è riuscito a piegare il ferro arrugginito, a spezzarlo e a creare un comodo varco da cui entrare. Chissà che non diventi, come è stato per il Pietrasanta, un ritrovo di chi, ora che arriva l’inverno, è in cerca di un tetto.

L’assessore all’urbanistica Alice Galbiati, Cantù Sicura - lista della coalizione di centrodestra a sostegno del sindaco Edgardo Arosio, Lega Nord - è sull’argomento. Ricorda anche come, di recente, vi sia stato un incontro tra il Comune e la Facec, la proprietà, ovvero la Curia milanese.

«Quell’area è sicuramente strategica - la premessa dell’assessore Galbiati - e induce a una riflessione di ampio respiro, sul significato di quell’area all’interno di Cantù. Abbiamo avuto contatti con la proprietà, abbiamo fatto un incontro. E l’incontro è stato produttivo. Ci siamo lasciati con l’idea di ritrovarci a breve sul progetto già discusso in commissione urbanistica», visto nel corso della precedente amministrazione della civica Lavori in Corso.

Sul giornale in edicola martedì 24 ottobre altre immagini del degrado.

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