Giorno della memoria
Un caso tra sindaco
e partigiani a Mariano

L’associazione aveva chiesto il permesso di posare una “pietra d’inciampo” in via IV Novembre. «Autorizzazione sei mesi dopo, ora è troppo tardi

Nuove scintille si accendono tra i partigiani e il numero uno del municipio. Dopo le tensioni legate alla cerimonia del 25 aprile scorso, oggi ad allungare le distanze tra le due parti è il progetto per la posa di una pietra d’inciampo a Mariano, in via IV Novembre, in occasione della Giornata della Memoria.

Evento rimandato a data da destinarsi, ma il sindaco Giovanni Marchisio puntualizza «il rinvio è una scelta dell’associazione». Non per l’Anpi che replica: «L’autorizzazione all’evento è arrivata sei mesi dopo la richiesta, rendendo impossibile la programmazione».

Il risultato è che domenica non sarà posata alcuna pietra d’inciampo tra le vie della città. La prima per il terzo comune più grande della Provincia che così avrebbe reso omaggio alla memoria di Anna Maria Terracina Ventura, giovane donna arrestata a Mariano il 2 dicembre 1943, appunto in via IV Novembre, per il solo fatto di essere ebrea per essere poi trasferita prima a Como, quindi a Fossoli (Emilia Romagna) e, infine, ad Auschwitz, dove venne uccisa al suo arrivo il 26 febbraio successivo.

Il servizio su “La Provincia” di mercoledì 23 gennaio 2019

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