Mariano, l’addio di Marchisio
«Il nuovo sindaco ascolti solo la gente»

Il primo cittadino lascia intendere di non ricandidarsi e invita il successore a smarcarsi dai partiti: «Ho commesso errori, avrei voluto fare di più»

«Chi siede su questa poltrona abbia il chiodo fisso di ascoltare le persone, non le sigle politiche. Ripeto, le persone prima di tutto». Così il sindaco Giovanni Marchisio sceglie di rivolgersi a chi gli succederà nel ruolo.

Un consiglio semplice ma che suona come un addio alla corsa elettorale, anticipando l’epilogo della sua esperienza politica a Mariano, incrinata sul finale da un clima sempre più teso con la sua stessa maggioranza da cui ha scelto di smarcarsi non rinnovando la tessera di appartenenza al Pd.

A poco più di due mesi dalle elezioni per il nuovo sindaco, Marchisio si lascia andare a giudizi al vetriolo. «Errori ne ho fatti, e me ne assumo la responsabilità. Va anche detto che alcune cose avrei voluto farle, ma il mio voto nella maggioranza vale uno come quello degli altri» perché spiega «In più occasioni sono mancati coraggio e lungimiranza nella squadra».

Guardando indietro, «Potrei parlare di come abbiamo messo in ordine i conti, dimezzando l’indebitamento del Comune, di finanziamenti governativi o regionali che abbiamo vinto per fare lavori senza pesare sulle tasche dei cittadini, come per l’ampliamento della scuola di via S. Ambrogio» dice. E chiude: «Tornassi al 2014, lo rifarei? Sì, sperando di fare qualche errore in meno».

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