Mariano, ristrutturazione in Mcs
E l’opposizione teme licenziamenti

Il sindaco: «Discuteremo la prossima settimana del futuro delle partecipate». Ma resta la preoccupazione per i sei dipendenti “sopravvissuti” al ridimensionamento

Torna a farsi oscuro, se mai fosse stato chiaro in questi ultimi anni, il futuro di Mcs. Dopo il mancato rinnovo di diversi contratti di lavoro a inizio anno, con il relativo ridimensionamento del personale passato da 14 a 6 dipendenti, sulla municipalizzata si addensano nuove nubi grigie.

Sono andate facendosi sempre più insistenti le indiscrezioni che parlano di una chiusura della società posseduta al 100% dal Comune. Il nome della partecipata, infatti, altro non è che un’estensione di quello del municipio, Mariano Comense Servizi.

Nata dodici anni fa sotto l’ala centro-destra, i compiti affidati alla partecipata sono stati ridimensionati sotto il governo del sindaco Giovanni Marchisio. Il quale ha riportato in municipio la gestione dei servizi cimiteriali, lasciandole l’attenzione agli edifici pubblici, l’igiene urbana, il verde e la manutenzione ordinaria delle strade. «La decisione passa dal consiglio comunale» risponde a domanda diretta l’amministratore Piero Galbiati, rimandando ogni ulteriore chiarimento ad altra data.

«La questione Mcs, così come per tutte le partecipate, verrà discussa nel prossimo consiglio comunale - lunedì 17, ndr -in occasione dell’approvazione del piano di revisione delle società partecipate»replica Marchisio. Insomma, solo allora si scioglieranno le riserve sulla società.

«Il livello di comunicazione sul tema è quello della city finanziaria: fregare la gente presentando quintali di carta dietro cui non c’è nulla» sbotta il Movimento Cinque Stelle. Che per bocca della portavoce Carmen Colomo accusa: «Si capiva che la strada era questa, la si poteva raggiungere in modo diretto, senza spolpare un poco alla volta la società, come fanno gli operatori finanziari, per dire che poi non c’è più nulla. Abbiamo solo speso soldi per un amministratore».

Sulla scia Forza Italia: «Chiederò personalmente a Galbiati di venire in consiglio comunale per chiedergli perché ci aveva parlato di un potenziamento della società, mentre ora ci avviamo verso la chiusura” accusa il capogruppo Andrea Ballabio.

Il quale aggiunge: «È una scelta deleteria quando si poteva investire su Mcs puntando sulla gestione dei rifiuti e del parco con la raccolta e vendita della legna». Durissima anche la Lega. «La dignità dei dipendenti che lavoravano nella società è stata schiacciata sotto i piedi da questa amministrazione» sbotta il capogruppo Giovanni Alberti, il quale ricorda come si è passati dalla prospettiva di sviluppo intercomunale «al solito fallimento, che per incapacità dell’amministrazione porterà la società alla chiusura».

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