Cantù, negozi in vendita
"Per causa Comune"

Clamorosa protesta dei commercianti in centro: nelle vetrine sono stati esposti vari cartelli di "Cedesi attività". "E' una provocazione, ma siamo arrabbiati". Il vicesindaco Massimo Cappelletti replica: "Una goliardata, potevano farci delle proposte".

CANTU' Per protestare contro il Comune – dopo le conseguenze viabilistiche della riqualificazione di piazza Garibaldi, viste come la causa di un calo del volume d’affari – alcune attività del centro da ieri mattina sono «in vendita». «Cedesi attività per causa Comune» è il cartello giallo, con la scritta a caratteri neri, affisso in bella vista sulla maggior parte delle vetrine di via Volta. Si tratta di una provocazione che è destinata nei prossimi giorni ad allargarsi ad altri negozi – con un’adesione stimata tra i 40 e i 120 commercianti –. Presto il cartello potrebbe essere affisso anche in altre vie dove negli ultimi mesi si avverte un malessere diffuso, evidenziato da una petizione di oltre 60 firme e dalla stesura di un questionario al quale hanno risposto 80 commercianti, sempre per dire che gli incassi sono calati. «Siamo arrabbiati. E due settimane fa, in un incontro con una quarantina di commercianti, abbiamo pensato a questo modo per manifestare il nostro malcontento. E’ chiaro che nessuno di noi mette realmente in vendita la sua attività. Ma ci sembrava giusta questa provocazione: c’è un malcontento diffuso che l’amministrazione comunale non può ignorare».
L’assessore al commercio e vicesindaco Massimo Cappelletti è amareggiato. «Mettere il cartello in vetrina mi sembra una goliardata. Peccato: forse via Volta avrebbe potuto ideare un comitato, ad esempio, come quelli che già esistono in altre vie. E proporre. I commercianti devono fare gli imprenditori. Si devono assumere le loro responsabilità, anziché additare sempre il Comune».

Christian Galimberti

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