Cantù, torna lo splendore
degli affreschi del '600

Nel santuario della Madonna si sta concludendo il restauro delle opere dipinte dal Fiammenghino. La volta era stata impreziosita con oro zecchino, che in parte sarà restituito alla vista.

CANTU' Sull'altare del santuario della Madonna dei Miracoli, nel corso dei secoli, è piovuto oro zecchino. A poco a poco si è staccato dalla volta affrescata tra il 1637 e il 1638 da Giovanni Mauro della Rovere, detto il Fiammenghino. Parte del nobile metallo prezioso, con gli anni, è andato definitivamente perduto. Mentre tutto il rimanente inserto aureo, rimasto appeso sulla cupola, sinora risultava annerito da candele e incensi. Ma grazie ad un intervento di restauro in corso, l'oro del Fiammenghino sta per brillare di nuovo: fra qualche mese, le preziose lamine utilizzate dall'artista seicentesco si mostreranno in tutto il loro splendore e ridaranno luce al coro degli angeli, al profeta Ezechiele e al re Salomone, per citare alcuni personaggi ora oscurati dal ponteggio.
Christian Galimberti

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Eco di Bergamo Gli affreschi di Cantù