Caro mutuo, mille comaschi perdono la casa

L'emergenza: nell’ultimo anno pignoramenti cresciuti del 30%. Quasi nessuno trova i soldi per riscattare l’immobile

Un migliaio di famiglie comasche rischia di perdere la casa all’asta giudiziaria. E se non proprio la prima abitazione, la seconda o il terreno, il rustico, il box, tutto ciò che sia bene immobiliare da vendere al miglior offerente e ricavare liquidità per pagare i creditori. Il sempre più affollato ufficio del giudice delle esecuzioni immobiliari Paola Parlati, in un anno ha visto crescere di un terzo i procedimenti: a fine settembre 2007, erano 749. Alla fine di settembre 2008, ne erano sopraggiunti 637 e nel frattempo, ne sono state evase 440. A ieri, ne erano giacenti 936. Effetto caro mutui, in prima linea: la crescita sembra, infatti, coincidere con la crisi finanziaria delle famiglie e non solo di fronte all’aumento del 30 per cento della rata del prestito casa in due o tre anni. Ma i debiti impagati sono fatti anche di altro, comprese le spese per i consumi, dall’automobile alle vacanze. «Sentore di crisi», accenna il giudice, ma è attesa, a breve, anche la “fiacca” nelle vendite all’asta. Negli anni scorsi, era stato boom di affari; si creava addirittura ressa, in molti casi, nell’aula del tribunale dove venivano bandite le aste e se a Como non si parla ancora di sboom degli immobili, gli esperti affermano che si sta avvicinando e potrebbero essere necessari tempi più lunghi e tentativi ripetuti per vendere piccoli o grandi patrimoni.

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