Carovita? Ecco la spesa a rate
Ma gli interessi sono a due cifre

Nuove frontiere per lo shopping in tempi di crisi: i supermercati diventano banche e propongono gli acquisti a debito

Il libretto della spesa era, per certi aspetti, meglio. Pagavi quando avevi i soldi, ma senza interessi. Cambiano i tempi e - visto la carestia di liquidità - rifioriscono gli acquisti a debito, un favore "interessato" (ma pur sempre un favore) per permettere alle persone di fare la spesa. Ecco le carte di pagamento "revolving" studiate per raitezzare gli acquisti: zero spese di emissione, rata minima mensile pari a un diciottesimo della spesa fatta nel corso del mese e "business is business", come direbbero gli americani - tasso annuo d’interesse variabile tra l’11 e il 13%. Succede a Como come nel resto del paese messo in ginocchio dal rincaro della pasta del 30,4% registrato tra gennaio e giugno. La soluzione alla mancanza di contanti è, nei grandi supermercati, il credito al consumo. Esselunga, Coop e Bennet sono in prima fila con le rispettive card. Lette le condizioni che propongono, facciamo due conti: supponendo un tasso di interesse mensile dell’1% e calcolando una spesa mensile di 500 euro, l’interesse annuo supera i 50 euro. Senza contare, poi, le somme da pagare per le imposte di bollo e le spese di estratto conto.

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