Carta sconto per il gasolio:
ora la chiede una petizione

Il Pd vuole l'allargamento delle fasce chilometriche ormai superate

Una petizione indirizzata ad Amministrazione provinciale, Regione e presidente del Consiglio, per chiedere di adeguare la carta sconto sui carburanti ai nuovi “scenari del mercato”.
E’ l’iniziativa presentata ieri dal coordinamento comasco del Partito democratico, che nei prossimi giorni sarà impegnato nella raccolta di firme (l’obiettivo è arrivare entro la fine del mese di settembre a quota 10 mila) per chiedere l’estensione dei benefici della carta sconto a un’area più ampia, intervenendo sull’allargamento delle fasce chilometriche, e nell’ampliamento dello sconto anche ai possessori di auto a gasolio.
«Della questione si parla da tempo - hanno spiegato il consigliere regionale del Partito democratico Luca Gaffuri e il segretario provinciale Pd Luca Corvi - ma a causa del prezzo del petrolio che continua a salire, oggi è più che mai necessario e urgente aprire un confronto, considerato il sempre maggiore discostamento dei prezzi tra le pompe di benzina di Como e quelle della vicina Svizzera.
Attualmente in Italia la benzina verde costa 1,551 euro al litro e il gasolio 1,549 euro al litro. In Svizzera i prezzi sono rispettivamente di 1,244 euro al litro per la benzina verde e di 1,418 euro al litro per il gasolio. La carta sconto regionale da diritto a uno sconto sul prezzo della benzina pari a 18 centesimi di euro al litro per chi risiede fino a 10 chilometri di distanza dal confine con la Svizzera (la cosiddetta fascia A), e di 10 centesimi per chi risiede fino a 20 chilometri dal confine (fascia B). In totale i comuni della nostra provincia interessati sono 244.
In pratica il Pd chiede l’istituzione di una terza fascia per chi risiede a 50 chilometri dalla Svizzera, l’estensione della carta ai possessori di auto a gasolio (che in Svizzera costa molto più della verde ma sempre meno che in Italia), di rivedere la percentuale di sconto proprio in rapporto ai continui aumenti del carburante, ma anche l’adozione di ogni strumento (in particolare fiscale) per ridurre il costo del carburante al fine di tutelare in particolare gli automobilisti che usano l’automezzo per lavoro, e le famiglie già provate dall’aumento del costo della vita.

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