Casarico e Cattaneo
sono in Nazionale

L’appuntamento “dietro l’angolo” sono le World Relays di Chorzow di inizio maggio in Polonia, ma l’obiettivo sono le Olimpiadi di Tokyo

L’appuntamento “dietro l’angolo” sono le World Relays di Chorzow di inizio maggio in Polonia, ma l’obiettivo sono le Olimpiadi di Tokyo. Per i comaschi Federico Cattaneo e Mattia Casarico è iniziata la grande avventura che potrebbe portarli nella capitale del Giappone.

La prima tappa è stata superata con la convocazione nella nazionale che sarà impegnata nel Mondiale delle staffette:il rovellaschese nella 4x100, l’albatese nella 4x400 e nella mista. Non ce l’ha fatta invece Chituru Ali. Il giovane albatese (22 anni) era stato convocato nel primo raduno della staffetta veloce e aveva lasciato una grande impressione, nei tecnici e nei compagni di avventura.

Il direttore tecnico delle squadre nazionali, Antonio La Torre ha però deciso di non portarlo a Chorzow. Ma non è stata una bocciatura, solo una presa di posizione, anche in considerazione della giovane età, con Ali che ha ampi margini di crescita.

La prova dello stadio dei Marmi di venerdì scorso è stata decisiva per la chiamata di Mattia Casarico. «Dopo la gara di Roma speravo di essere preso in considerazione», confessa il comasco, 23 anni, ovviamente soddisfatto per la maglia azzurra. Non è la prima tra gli Assoluti (ha partecipato nella staffetta anche ai Mondiali di Berlino 2018) ma è sicuramente la più importante. «Ora posso ambire a Tokyo -dice il portacolori del Cus Pro Patria -. Ovviamente sarebbe un sogno. Però a distanza di anni dall’ultima maglia della nazionale, mi serviva andare a questi Mondiali. È come dire: “Ci sono anch’io”».

La settimana di raduno sarà decisiva per la definizione dei titolari. L’albatese darà il massimo e poi toccherà ai tecnici fare le scelta.

La stessa situazione vale anche per Federico Cattaneo. Anche se il rovellaschese (27 anni) mette sul piatto la presenza nel quartetto al Mondiale di Doha, con annesso record italiano, nel 2019. «Sono molto contento per la convocazione -spiega il portacolori dell’Aeronautica -.Dopo un anno difficile come il 2020, tra pandemia ed infortuni, tornare a vestire la maglia della nazionale, per un appuntamento così importante è già una grande soddisfazione».

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