Cassazione: pene confermate
per tutte le "Bestie di Satana"

Sui cinque condannati delle Bestie di Satana cala la pietra definitiva del giudizio della Cassazione: ieri a Roma sono state tutte confermate le pene, i tre ergastoli e i 27 e 23 anni inflitti ai componenti della setta che fra il '98 e il 2004 uccisero nel Varesotto tre coetanei

La Cassazione ha confermato le condanne all'ergastolo e a severe pene per i cinque seguaci delle Bestie di Satana condannati per il tentato omicidio e gli omicidi di Chiara Marino e Fabio Tollis, e l'assassinio di Mariangela Pezzotta, uccisi tra il 1998 e il 2004 nel Varesotto.
Anche la procura generale aveva chiesto di respingere i ricorsi degli imputati.
La Prima sezione penale ha confermato integralmente la sentenza emessa in secondo grado dalla Corte d'assise d'appello di Milano, il 15 maggio 2007.
In quella occasione erano state inasprite le pene emesse in primo grado a Busto Arsizio.
Confermati quindi il doppio ergastolo e i tre anni di isolamento per il capo della setta, Nicola Sapone, l'ergastolo con nove mesi di isolamento per Paolo Leoni (in primo grado aveva avuto 26 anni), 29 anni e tre mesi per Marco Zampollo (in primo grado aveva avuto 26 anni), 27 anni e tre mesi per Eros Monterosso (in primo grado aveva avuto 24 anni).
Condanna a 23 anni confermata pure per Elisabetta Ballarin, l'unica che in appello aveva goduto di uno sconto di pena di un anno e quattro mesi.

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