Chiede a Sarkozy un sì all'eutanasia
Al rifiuto del presidente si suicida

Un giovane francese di 23 anni si è ucciso dopo che il presidente Nicolas Sarkzy gli aveva risposto negativamente a una sua richiesta di "permesso di morire". La vittima soffriva di una patologia degenerativa

Gravemente malato, Remy Salvat, 23 anni, aveva scritto a Nicolas Sarkozy chiedendogli il "permesso di morire". Appena ricevuta la risposta negativa da parte del presidente francese, il ragazzo si è tolto la vita assumendo medicinali.
Remy soffriva di una malattia mitocondriale, patologia degenerativa grave, dall'età di sei anni.
 "Nell'ultimo mese, non riusciva più a camminare, il suo braccio gli faceva sempre più male", ha raccontato la madre del ragazzo, Regine Salvat.
In una breve registrazione lasciata come testamento, Remy chiede ai genitori "di continuare la sua battaglia perché ci sia un vero dibattito pubblico sul diritto all'eutanasia e al suicidio assistito", ha detto la madre.
Nel suo messaggio registrato il giovane si rivolge a Sarkozy dicendo: "Non mi ha lasciato scelta". Remy aveva scritto al presidente in maggio, dopo un grave peggioramento della sua malattia. "Come Vincent Humbert, chiedo che mi si permetta di morire per liberarmi delle mie sofferenze". "So che in Francia non esistono leggi che permettono ai medici di praticare l'eutanasia. Ciò mi impedisce di vivere in pace. Bisogna che la legge cambi", scriveva chiedendo a Sarkozy di non mostrarsi più "sordo" verso questo problema.
Mercoledì 6 agosto Remy ha ricevuto la risposta del presidente: "Per ragioni filosofiche personali, credo che non ci appartenga, che non abbiamo il diritto, di interrompere volontariamente la vita". "Vorrei che si privilegiasse- continua il messaggio - il dialogo al capezzale del malato tra lui stesso, i medici e i familiari per trovare la soluzione più adatta a ciascuna situazione".
In Francia una legge del 2005 stabilisce, in certi casi, una sorta di diritto al "lasciar morire" sospendendo qualsiasi tipo di cura, ma non dà il permesso ai medici di praticare l'eutanasia attiva.

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