Chiude la dogana, mai visto tanto caos

Nevica ancora, la Svizzera respinge i Tir. Ripercussioni pesanti: «È emergenza da protezione civile»

Il traffico commerciale internazionale è bloccato da due giorni a Como Sud: mercoledì è scattata in Svizzera la “fase rossa” che prevede il divieto di transito fin dai cancelli doganali di Ponte Chiasso ai mezzi pesanti superiori alle 7.5 tonnellate, con informazioni lungo tutta la penisola e dall’altro ieri, la Società autotrade, con i messaggi variabili lungo il percorso, Onda radio e sul proprio sito web segnala difficoltà nel tratto terminale della A9 e uscita obbligatoria per i camion all’ultimo casello. «È una procedura fissata con un accordo tra Svizzera ed Italia - afferma la polizia di Bellinzona - Le strade alpine sono innevate e continua a nevicare: per ragioni di sicurezza, e sottolineiamo le ragioni di sicurezza, il traffico pesante dev’essere fermato». Ma significa fermare l’economia, dipendente dai commerci internazionali, proprio in un momento di crisi. «Se si mette di traverso un bisonte da 40 tonnellate sulla A2 tra Chiasso e Airolo, non va più neppure il traffico leggero», ribadisce l’agente. «Noi non neghiamo i problemi di sicurezza, ma 48 ore, e chissà se bastano, di blocco del traffico europeo sono decisamente troppe ed insopportabili - osserva Alberto Bergna, direttore degi artigiani Cna - Il traffico è bloccato anche da Nord a Sud, è paralisi totale. A Como Sud, i mezzi sono così tanti che non riusciamo più neppure a contarli. Abbiamo mandato un telegramma urgente al prefetto: è veramente un’emergenza da protezione civile, questa». Proteste degli autotrasportatori anche perchè nel groviglio c’è chi non riesce a raggiungere neppure il Canton Ticino o le località vicine: nessuno può muoversi dal punto in cui si trova fin dal primo fiocco di neve.

© RIPRODUZIONE RISERVATA