Classi per stranieri?
Il provveditore approva

La mozione della Lega per introdurre "classi ponte" per stranieri che non parlano italiano trova il sostegno di Scaglione: «Il problema c’è, inutile negarlo»

La mozione della Lega per introdurre "classi ponte" per stranieri che non parlano italiano è stata accolta a livello nazionale da un vespaio di polemiche. A Como, però, trova il sostegno dell’Ufficio scolastico provinciale e del provveditore Scaglione: «Il problema c’è, inutile negarlo». Se ne è discusso nella prima riunione del «gruppo di lavoro interistituzionale per l’integrazione degli alunni stranieri», che si è tenuta ieri a Palazzo Cernezzi alla presenza di dirigenti comunali, rappresentanti dell’Ufficio scolastico provinciale e presidi delle scuole cittadine. Le dichiarazioni più nette sono arrivate proprio dal provveditore: «Sono assolutamente favorevole alla creazione di classi specifiche per gli studenti stranieri – ha affermato Scaglione – Bisogna smetterla con l’ipocrisia e dire come stanno realmente le cose: un alunno italiano, se si ritrova in classe molti coetanei che non conoscono bene la lingua, risulta inevitabilmente penalizzato e questo non è giusto. Ben venga, quindi, la novità».

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