Cocaina, la procura di Como
presenta il conto ad Azouz

Chiusa l'inchiesta sul "gruppo di Merone". Il pm Massimo Astori contesta a Marzouk oltre 300 cessioni di droga: spaccio anche dopo la strage. In totale i dieci indagati avrebbero venduto oltre venti chili tra "coca" e hashish

La procura di Como ha chiuso l'inchiesta sui tunisini di Merone e, nei giorni scorsi, ha presentato il conto ad Azouz Marzouk, parenti e amici del vedovo di Erba. A oltre quattro mesi dall'ordinanza di custodia cautelare che ha portato dapprima in cella e ora ai domiciliari il giovane tunisino marito di Raffaella Castagna, il pm Massimo Astori ha tirato le somme dell'indagine arrivando a contestare a Marzouk (arrestato a dicembre perché sospettato di una trentina di cessioni di droga) oltre 300 episodi di spaccio: soprattutto cocaina, ma in alcuni casi hashish e anche eroina. Peggiora la posizione anche degli altri indagati. In totale il gruppo di Merone è accusato di aver venduto, tra il 2001 e il novembre 2007, oltre 11 chili di cocaina, 12 di hashish e pochi grammi di eroina per un totale di quasi 24mila cessioni. Ora i difensori dei dieci indagati valuteranno se presentare memorie difensive, in attesa della probabile richiesta di rinvio a giudizio.

© RIPRODUZIONE RISERVATA