Colpi di pistola al bar:
in manette un operaio

Movimemtato quanto oscuro episodio all'esterno di un bar di Bregnano: i carabinieri arrestano un operaio di 39 anni residente in paese

BREGNANO - Colpi di pistola all’esterno di un bar di Puginate, al culmine di una lite i cui contorni appaiono ancora poco nitidi. L’unica certezza riguarda l’epilogo, e cioè l’arresto, ad opera dei carabinieri della stazione di Cermenate, di B. F., operaio 39enne, padre di famiglia, residente in paese, accusato della detenzione abusiva di una pistola, l’arma probabilmente utilizzata per esplodere i colpi fuori dal locale. La ricostruzione: secondo l’accusa, Ferrari e suo fratello si trovavano l’altra sera al bar con un gruppo di altri avventori. Sul fare delle 22, l’uno e l’altro se ne sono allontanati frettolosamente, salvo tornare, il solo Benvenuto, armato di pistola. Ititolari hanno fatto appena in tempo a barricarsi al suo interno vedendolo sparare infuriato. Questo è quanto hanno riferito ai carabinieri ma, come si diceva, un po’ di dettagli non tornano. Chiuso in carcere al Bassone, l’operaio di Bregnano - che nell’agosto del 2000 era già stato arrestato per un reato analogo, cioè il possesso di una Beretta calibro 7,65 con matricola abrasa - ha incontrato il suo avvocato Francesca Binaghi, cui ha spiegato la propria versione dei fatti, senza comunque aiutare a fare davvero chiarezza. Avrebbe spiegato che la serata era scorsa via nel migliore dei modi, al punto che attorno alle 22 si pensava di migrare tutti quanti - lui, suo fratello e altri - a casa di un cliente del bar disposto a organizzare, ospitandoli, la classica grigliata. Quel che non si capisce è perché la situazione sia così velocemente precipitata, al punto da indurre Ferrari - sempre che sia davvero andata così - a sparare fuori dal bar. Itestimoni, cioè chi era nel locale, lo ha comunque riconosciuto senza esitazioni. E lo ha indicato ai carabinieri della stazione.

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