Commercio, nuovo segnale di crisi
I consumi crollati al 2005

Ancora un segnale di stasi neiconsumi della gente, il dato di aprile delle vendite al dettaglio del commercio ha segnato un -2,3%, il dato peggiore dal 2005

Le vendite al dettaglio ad aprile sono calate del 2,3% rispetto ad aprile 2007: è il dato peggiore da aprile 2005, quando il calo fu del 3,9%. Lo comunica l'Istat, aggiungendo che la variazione su mese è nulla.
Il calo tendenziale è stato dello 0,8% per le vendite di alimentari e del 3,4% per i non alimentari. La flessione annua, la più forte da aprile 2005 (quando fu del 3,9%), è il risultato di un calo del 3,4% delle vendite dei prodotti non alimentari e dello 0,8% per i prodotti alimentari. Su base mensile, sia i prodotti alimentari che i non alimentari registrano una variazione nulla. Gli indicatori, sottolineano i ricercatori dell'istituto di statistica, si riferiscono al valore corrente delle vendite e incorporano quindi la dinamica di quantità e prezzi. In altre parole le spinte inflattive del comparto alimentari contribuiscono a rendere meno evidente nei dati di questo settore il calo delle vendite. Ad aprile, ricorda l'Istat, il tasso di inflazione generale è stato pari al 3,3%, a fronte di una crescita dei prezzi del solo comparto alimentari e bevande analcoliche pari al 5,6%.

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