Baracca abbandonata
Il Comune chiama l’Anas

Il sindaco: «È in stato di abbandono, dovete rimuoverla»

C’era una volta Anas e le sue case cantoniere, abitate dagli uomini di Anas che gestivano le strade.

L’addetto andava in un gabbiotto bordeaux al bordo della statale Varesina, appena entrati a Villa Guardia, all’incrocio con il vecchio tracciato della statale che collega Como a Varese, oggi via Volturno. L’addetto priva lo sportello e spingeva un tasto ogni volta che passava un veicolo. Era il censimento della circolazione che adesso da circa un quarto di secolo in quella casetta non fa più.

La casetta al bordo della strada è chiusa da anni ed anni, tanto che è nato e cresciuto un alberello. Poco oltre, c’è un capanno per gli attrezzi in lamiera ondulata coperto di vecchi manifesti pubblicitari, tutto circondato dai rovi e dalle sterpaglie, sul suo perimetro a terra sono accatastati paletti con catarifrangenti rotti o in disuso che un tempo stavano lungo la statale e 6 grandi bidoni di ferro, chissà cosa contenevano un tempo, tutti ruggini e bucati, ormai sotterrati nel terreno che tra qualche anno se li inghiottirà completamente. «Non è certo un bel biglietto da visita per il paese – commenta a questo proposito il sindaco Valerio Perroni – sarebbe bello se Anas ci ascoltasse, rimuovesse quei manufatti e quel materiale deteriorato, così potremmo mettere qualcosa di bello in ingresso al paese, penso ad un cartello con un’aiuola curata ad esempio».

L’occasione di una riflessione su quei manufatti “antichi” lasciati in cattivo stato da Anas è stata data dai lavori che proprio Anas sta facendo da poco più di una settimana lungo la statale Varesina, nei pressi dell’area della casetta del censimento veicolare.

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