«Basta, diciamo addio alle paratie»
In Regione bocciano la proposta

Scettici i consiglieri comaschi, anche se ammettono: non servono più

«Per avere delle paratie a manovella e continuare a buttar via i soldi, allora è meglio abbandonare tutto e concentrarsi solo sulla passeggiata».

La proposta più gettonata nel corso del forum organizzato dal nostro quotidiano con gli esponenti della società civile, ovvero abbandonare le opere idrauliche e restituire al più presto il lungolago ai comaschi, piace e molto al consigliere regionale leghista Dario Bianchi. In realtà non soltanto a lui, anche gli altri colleghi lariani al Pirellone opterebbero volentieri per questa soluzione, abbandonando definitivamente le paratie, non fosse che la considerano una strada difficilmente percorribile, dal punto di vista legale, normativo ed economico.

«Io sono sempre stato negativo sulle paratie - commenta Bianchi - non so quando è uscito il lago l’ultima volta in piazza Cavour, in somma non so se il lume vale la candela… anche perché dovevano essere una specie di Mose, si sono trasformate in paratie con la manovella. Lasciamo stare e sistemiamo la passeggiata»

«È chiaro che questa proposta, anche alla luce del fatto che la questione delle esondazioni è meno sentita, a bocce ferme sarebbe assolutamente ragionevole - commenta Alessandro Fermi, consigliere di Forza Italia e sottosegretario al Pirellone - La questione però è complicata e una proposta del genere la vedo difficilmente percorribile, anche perché vorrebbe dire restituire i fondi previsti dalla legge Valtellina, e questo non è possibile».

Anche Luca Gaffuri, consigliere regionale del Pd, concorda: «L’inutilità delle paratie la sosteniamo fin dall’inizio, al punto a cui siamo arrivati però mi sembra davvero molto complesso che possa essere la soluzione».

Infine Daniela Maroni: «Come risolvere il problema ora? Rivedere il progetto, evitare pure gli interventi idraulici se inutili».

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