Como al Sinigaglia, mezza città blindata

Per l’esordio in casa misure di sicurezza di standard elevato: ma la partita è senza rischi - Schierati trenta uomini delle forze dell’ordine e 9 agenti di polizia locale. Divieti di transito a partire dalle 10.30

Un match tranquillo, come racconta la storia delle due squadre, e che nemmeno la Questura considera a rischio: l’esordio in campionato del Como nello stadio di casa contro la Pergolettese non poteva essere più sereno, almeno sotto l’aspetto dell’ordine pubblico.

Mai uno screzio tra le opposte tifoserie. Da Crema è previsto sì e no l’arrivo di un paio di pullman di tifosi, una settantina di supporter in tutto che domani potranno coniugare la passione sportiva con la visita ad una delle città più belle e alla moda del momento. Una domenica da vivere allo stadio come sul lungolago, senza patemi d’animo. Anche in famiglia, se solo fosse possibile.

Eppure il dispositivo adottato per la prevenzione di eventuali disordini non sarà quello riservato agli incontri a rischio zero. Accantonato il modello più lasco dello scorso anno, che sarà adottato solo in occasione di partite amichevoli, la Questura torna all’antico e in buona sostanza mette in campo uno standard di sicurezza più elevato, chiedendo di blindare mezza città: da quest’anno tante barriere mobili e chiusura di ampie parti dell’area adiacente allo stadio Sinigaglia. Tra una partita senza pericoli, come quella di domani, e un match a rischio, cambierà solo l’estensione del divieto di transito e di sosta nelle vie Campo Garibaldi, Martinelli, Recchi e l’interdizione al transito dei pedoni dell’area dei Giardini a lago, misure che saranno adottate, per esempio, fra un paio di settimane, l’8 settembre, in occasione del big match contro il Monza.

Per il resto in tutta la zona adiacente allo stadio, a partire da sette ore prima del calcio d’inizio (quindi dalle 10.30), i residenti non avranno vita facile. Divieti e obblighi che ri replicheranno nel corso dell’intera stagione.

Per domani la Questura ha previsto l’invio di non meno di trenta uomini, tra agenti della polizia di Stato, carabinieri e guardia di finanza, con l’incarico di tenere a debita distanze le due tifoserie e di prevenire o di soffocare sul nascere qualsiasi accenno di scontro. Sempre che si verifichino: perché ultras comaschi e ultras cremaschi nulla hanno da rinfacciarsi. Il Comune, da parte sua, invierà nove agenti di polizia locale per garantire che la viabilità e la circolazione si svolgano senza intoppi. A sopportare i maggiori disagi saranno come sempre i residenti, ancora una volta reclusi in casa per una partita di calcio. n 

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