Como, la città murata
ridotta a un parcheggio

Le telecamere della ztl non danno ancora le multe, sono decine le auto in sosta tra i tavolini dei bar . Dalla giunta nessuna decisione sulla data per far partire il software in grado di scovare i furbetti del permesso

Per le strade di quella che dovrebbe essere una zona a traffico limitato ieri (anche ieri, ma non solo ieri) era tutto un brulicare di turisti e automobilisti (e qualche furgone). Una breve passeggiata, all’ora di pranzo, per le vie della città murata ha permesso di contare non meno di una sessantina di veicoli in sosta e una trentina almeno in movimento. Il tutto costringendo i passanti a un impegnativo slalom per evitare il traffico e i tantissimi clienti di bar e ristoranti a chiudere occhi e naso di fronte a gas di scarico e vetture in sosta.

Per una città turistica, non certo un bel biglietto da visita. Il tutto mentre il nuovo sistema di telecamere poste a vigilanza degli accessi al centro ancora è in fase sperimentale, in attesa che scattino le prime multe contro i furbetti del permesso.

Cominciamo proprio da qui, dal nuovo software che controlla l’occhio del vigile elettronico. Con notevole ritardo rispetto a quanto inizialmente previsto - ritardo causato anche e soprattutto da una serie di questioni burocratiche, anche connesse alla privacy - il sistema in grado non solo di catturare le telecamere delle auto in ingresso della ztl, ma pure al momento dell’uscita con conseguente calcolo dei tempi di permanenza in città murata, è stato attivato ma al momento è in fase di sperimentazione. Cioè, gli agenti della polizia locale stanno accertandosi che il sistema funzioni realmente provvedendo loro stessi ad analizzare - su un campione ristretto di auto - l’effettiva funzionalità del software. Teoricamente la sperimentazione dovrebbe terminare con l’inizio di giugno, ma ancora la giunta non ha stabilito il giorno di partenza effettiva. Quando il software potrà dare le multe, dovrebbero essere sanzionati tutti coloro che approfittano del loro permesso di accesso.

© RIPRODUZIONE RISERVATA