Ex carcere di San Donnino
Futuro incerto dopo il flop dell’asta

Struttura chiusa nel 1985 e da allora rimasta inutilizzata. Appartiene all’Agenzia del Demanio, che sta cercando di metterla sul mercato

Nella galleria delle occasioni perdute un posto in prima fila ce l’ha di sicuro l’ex carcere di San Donnino, in centro storico, chiuso dal 1985. Un corpo estraneo che la città sembra avere dimenticato, si tratta di un immobile di proprietà dello Stato. Anche lo scorso anno l’Agenzia del Demanio ha provato a metterlo all’asta. Senza esito. Sarà rimesso sul mercato con la speranza che questa volta ci sia un’offerta concreta e non una generica manifestazione di interesse come accaduto sinora.

L’ex carcere è stato anche selezionato tra gli immobili a vocazione turistico-ricettiva da promuovere in due eventi, al fine di darne visibilità all’estero: la Fiera internazionale del turismo a Berlino e il Mercato internazionale dell’immobiliare a Cannes.

L’immobile, che si estende per 1.700 metri quadrati, su quattro livelli, è sottoposto a tutela da parte del ministero per i Beni culturali, per il suo rilevante valore storico-artistico: «Può essere oggetto di restauro conservativo - sottolinea l’Agenzia del Demanio - con possibilità di trasformazione in struttura turistico-ricettiva». Il palazzo, come specifica la scheda dell’Agenzia del Demanio, è costituito da due corpi di fabbrica di forma cubica articolati su tre e quattro piani fuori terra, collegati ad un’ala che si sviluppa sul fronte principale che affaccia su via Giovio, scarsamente visibile dalla strada per la presenza di un alto muro di cinta.

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