Il lago è sempre più sporco
Una vergogna per Como

Ancora un tappeto di detriti per colpa del Comune e dell’Autorità di bacino: nessuno pulisce il lago

Responsabilità che si rimpallano da anni, convenzioni da firmare e ancora battelli rotti, vandalizzati o in riparazione utilizzati come giustificazione. Ma nonostante le promesse e il rischio di figuracce mondiali (non va dimenticato che il giorno dell’arrivo dell’ex presidente Usa Barack Obama il primo bacino era una distesa di tronchi e ramaglie) la storia continua a ripetersi.

Il lago, il simbolo di Como, viene abbandonato a se stesso, tra detriti, rifiuti e materiale galleggiante che, per via delle correnti, viene trascinato nella zona dell’hangar, contro la diga foranea e in piazza Cavour. Proprio dove ogni giorno, migliaia di turisti, scattano foto ricordo. Già nelle cartoline del lago che si portano a casa compare il cantiere infinito delle paratie, almeno si potrebbe cercare di evitare che ci finiscano pure i rifiuti.

La storia, è noto, vede tre enti coinvolti: la Provincia n proprietaria dei due battelli spazzino, che ha “ceduto” l’utilizzo del mezzo più piccolo al Comune di Como e di quello più grande all’Autorità di Bacino. La convenzione (rinnovata all’inizio dell’estate) prevede che l’Autorità di Bacino intervenga all’esterno della diga foranea anche con l’obiettivo di evitare che il materiale arrivi in piazza Cavour e che il Comune si occupi invece della parte all’interno della diga. Da anni, però, si assiste a rimpalli di responsabilità che sono anche sfociati in proteste clamorose.

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