La sfida dell’Insubria per l’Open day
«Questa università crescerà ancora»

In 500 ieri a Sant’Abbondio e in via Valleggio. Spopolano i corsi di mediazione e scienze del turismo. «E il polo scientifico è pronto per spiccare il volo»

L’Open day dell’Insubria vuole far crescere l’università a Como. Ieri mattina, prima nel polo umanistico di Sant’Abbondio, poi nel polo scientifico di via Valleggio, l’ateneo ha organizzato una giornata a porte aperte per mettere in mostra la propria offerta formativa e convincere tante papabili matricole a studiare in città. Sono arrivati circa 500 studenti, non solo da Como, Varese e Lecco, ma anche da Monza, dal Canton Ticino e perfino da regioni italiane distanti come l’Emilia, l’Abruzzo, l’Umbria e la Sardegna. Bisogna ricordare che solo tre anni fa l’open day dell’Insubria a Como non raccoglieva più di 350 alunni.

La sfida per l’ateneo, soprattutto nella nostra città, è diventare più grande, il polo scientifico, dopo alcuni lavori di ristrutturazione, potrà occupare anche gli spazi lasciati vuoti dal Politecnico in via Castelnuovo.

«Direi che 500 visitatori è un buon risultato - spiega la docente Michela Prest, una fisica, che ha la delega del rettore sul tema dell’orientamento - i posti per i corsi di mediazione e di scienze del turismo erano tutto al completo. Abbiamo anche riempito le navette per portare gli studenti interessati nei laboratori di via Valleggio, dai chimici, dai fisici e dai matematici. Indipendentemente dai nuovi spazi l’università ha ancora margini per crescita». Nel 2015 l’Insubria aveva raggiunto il record storico delle matricole complessive, 2687, ma nel 2016 questo tetto è stato abbattuto superando di gran lunga quota 2700.

© RIPRODUZIONE RISERVATA