Le lauree di Young
Prima economia,
seconda ingegneria

La ricerca sull’occupabilità in Lombardia e le aspettative dei ragazzi alla vigilia dell’iscrizione universitaria. Domani a Lariofiere il ministro Bussetti

Alle imprese nei prossimi tre anni serviranno laureati in economia e statistica, ingegneria e medicina. Bene giuristi e architetti, male agraria, scienze motorie e psicologia, non si salvano nemmeno gli scienziati.

Il modello di previsione per il periodo 2017-2021, costruito da Clas per conto di Unioncamere Lombardia e Assolombarda in occasione di Young, cerca di descrivere le future tendenze del mercato del lavoro nella nostra regione.

I laureati di cui più ci sarà bisogno secondo questo studio sono gli economisti (41.600 posti di lavoro calcolati nel triennio), seguiti dagli ingegneri (29.500), dai medici (25.200), dai giuristi (12.700), dagli architetti (12.100) e dai futuri insegnanti (10.900). Nella fascia intermedia le lauree politico sociali, linguistiche, letterarie, cala l’occupazione presunta per chimica e geologia.

Agli ultimi posti a sorpresa i corsi scientifici (4.400 posti), in coda psicologia (4.200), scienze motorie (1.700) e agraria (1000). A fronte di queste cifre è interessante notare come a Como gli studenti come prima opzione scelgano proprio economia (il 13,4% delle matricole), almeno nel biennio 2016-2017, al secondo posto c’è ingegneria (13,3%), poi scienze politiche (11,9%) e quindi medicina (9,6). A Lecco, nello stesso periodo di riferimento, vince ingegneria (16,3%), economia (15,1%), i corsi scientifici (9,6) e le lingue (9,3). Le tendenze delle domande di studio sono abbastanza in linea con quelle delle prossime offerte occupazionali. Un tema caro anche al ministro Marco Bussetti che, a sorpresa, sarà a Young domani mattina per una visita ufficiale.

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