Maturità, arrivano i primi voti
Lo scientifico il più penalizzato

Qualche difficoltà nella prova di matematica e fisica - Presidi soddisfatti: «L’esame funziona». E da domani il via agli orali

Bene nel complesso, con una seconda prova piuttosto complicata per gli studenti dello scientifico. Sono usciti i primi risultati degli scritti, sostenuti mercoledì e giovedì. Pur essendo una stima parziale, sembra che gli studenti abbiano finora affrontato la nuova maturità con profitto.

In attesa degli orali e delle famose buste da scegliere, i responsi circa le prime due prove sono positivi, anche se nella seconda, la cosiddetta “mista”, gli alunni dello scientifico hanno trovato però qualche intoppo in più. La sensazione è un incremento della difficoltà, sia rispetto allo scorso anno, sia verso le simulazioni sostenute nei mesi scorsi.

«Non ho visto tutti i risultati - spiega il preside del Carcano Roberto Peverelli - ma la mia prima impressione generale è positiva ed è confortante rispetto al lavoro fatto. Nello specifico, prendendo la seconda prova, per la parte tecnica, i riscontri sono buoni. Sullo scientifico abbiamo riscontrato qualche difficoltà in più. Rispetto alle simulazioni, l’esame aveva una strutturazione in parte diversa che, magari, ha disorientato qualcuno». Per la prima volta, infatti, al compito di matematica sono stati aggiunti elementi di fisica, di solito compresi nella terza prova. Per superare indenni lo scoglio, gli studenti dovevano rispondere ad almeno quattro degli otto quesiti proposti e risolvere un problema su due.

Discorso diverso, invece, per il classico. Di solito, il ministero alternava la traduzione dal latino e quella dal greco. Da quest’anno, la seconda prova ha inglobato entrambe: gli studenti hanno tradotto in italiano un testo dell’Historiae di Tacito, confrontato il testo già tradotto preso da “Vita di Galba” di Plutarco e risposto a tre domande su entrambi i testi. «Innanzitutto - aggiunge il preside del Volta Angelo Valtorta - le tracce dei temi sono piaciute molto e ognuno ha avuto modo d’esprimersi al meglio. Sul secondo scritto, in generale i risultati sono buoni. I ragazzi non l’hanno trovato così complicato e nessuno si è trovato in grandissima difficoltà. Gli alunni erano tutti sereni e nessuno ha fatto disastri, come invece poteva capitare in passato o l’anno scorso con la versione di greco, ritenuta molto complicata. Insomma, la nuova strutturazione permette ai più bravi d’esprimere al meglio le loro competenze e ai più fragili di cavarsela».

Soddisfatta anche la dirigente della Da Vinci Ripamonti Gaetana Filosa: «È andata bene - conclude -, fino ad adesso, il “nuovo” esame è promosso. Ora tocca all’orale: è normale e giusto ci sia un po’ d’ansia, la maturità è un esame e un momento importante di passaggio. Ma, ne sono certa, i ragazzi saranno in grado di dare il meglio di loro stessi poiché il colloquio sarà adeguato alle loro competenze».

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